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Vino de vida

Approfondimento

Vino de vida

Da Orazio a Neruda, libero percorso poetico tra vino e passioni

di Fabiana Cruciani

Voce recitante, Giannermete Romani

Canto, Fabiana Cruciani

Chitarra, Giorgio Albiani

Musiche di W. A. Mozart, F. De Andrè

Musiche originali di Marco Pontini

Da sempre il vino è parte fondamentale della nostra cultura e lo spettacolo Vino de vita vuole essere essenzialmente un omaggio al vino come essenza di vita, come identificazione con il divino, come spartiacque tra cultura e natura. Lo spettacolo che si pone come un libero percorso poetico-musicale celebra la "parola" e la musica di chi ha trovato nel nettare degli dei una proficua fonte d'ispirazione. Al prologo iniziale si succederanno quattro scene. La prima sarà un omaggio all' "Ode al vino" del poeta cileno Pablo Neruda. La seconda avrà come tema l'irriverente rapporto tra "vino e chiesa". La terza prenderà in esame "la degustazione del vino". La quarta e ultima scena avrà come tema l'amore "inebriato". Diversi "temi e toni" per ricordare che il vino, nelle sue molteplici valenze, accompagna l'intera storia dell'umanità. Ecco quindi il vino legato alla terra e al cielo, al sacro e al profano, alla gioia e alla malinconia. Ai versi immortali di Orazio e di Neruda si contrappongono quelli di Pasquino, il mitico personaggio romano che colpiva il potere temporale dei Papi con aforismi satirici e irriverenti. La sua celebre quartina Se l'acqua la cangiaste in vin d'Orvieto diviene così testo per un'aria scritta in perfetto stile di fine settecento che si potrà ascoltare in prima esecuzione nella seconda scena di Vino de Vida e sarà un modo per ricordare la grande tradizione enologica orvietana che si mantiene inalterata nel corso dei secoli. Lo spettacolo prende in esame una vasta carrellata di enoici - quanto insospettabili autori. Accanto ai già citati Orazio e Neruda, ci saranno il poeta romano Belli, Cervantes, Meleagro, Luzi, Cotroneo, Goldoni

Lo spettacolo in prima esecuzione assoluta è stato ideato da Fabiana Cruciani, musicista umbra con significative esperienze nel campo del teatro musicale che, anche in questa occasione, si è valsa della preziosa collaborazione musicale del compositore Marco Pontini. In Vino de vida la parola cede spazio alla musica o, meglio, musica, parola e canto si fondono insieme come nell'ode di Neruda, dove la voce recitante, Giannermete Romani, cede il passo al canto di Fabiana Cruciani accompagnata dalla chitarra di Giorgio Albiani, strumentista in grado di imporre la sua personalità nei più diversi generi musicali. Questo percorso musicale è anche il tentativo di portare una rappresentazione musicale-teatrale in luoghi "inconsueti" ma che possono trovare, come nel caso dell'Enoteca Regionale di Orvieto, una giusta e coerente collocazione. Il percorso musicale si conclude ritornando ad un'altra ode di Orazio, il poeta che senza certezze ultraterrene è riuscito ad afferrare la gioia nella sua incertezza temporaleperché il vino è anche questo.

Pubblicato il: 08/10/2003

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