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Zrc di San Vito e contenimento cinghiali, Beco risponde alle interpellanze Pdl

L'assessore provinciale alle Politiche faunistiche ha parlato dei progetti sulla zona di ripopolamento e ha spiegato le modalità di autorizzazione per la selezione dei nocivi. Petrineschi ha chiesto gli atti formali ed ha accusato la Provincia di disimpegnarsi da San Vito

 "Abbiamo mantenuto la direzione generale del centro di ripopolamento e cattura di San Vito che è stato individuato come punto di eccellenza per la produzione di selvaggina da ripopolamento a livello regionale". Lo ha detto ieri in Consiglio l'assessore provinciale alle Politiche faunistiche Filippo Beco rispondendo all'interpellanza di Torquato Petrineschi e di altri del gruppo Pdl. "La Regione sta investendo - ha reso noto Beco - per la ristrutturazione e il potenziamento del centro per ai fini della riproduzione di fagiani e lepri in grado di soddisfare le esigenze a livello regionale. Saranno inoltre finanziati progetti di ricerca per sviluppare conoscenze a livello ecologico e genetico delle specie trattate e sperimentare tecniche e modalità per il loro rilascio sul territorio". "La Provincia - ha replicato Petrineschi - sta solo disimpegnandosi dal centro di San Vito contraddicendo i programmi di mandato imperniati su un ente protagonista. La Provincia di Perugia ha operato in un senso diverso rispetto a quella di Terni".

Nel corso del Consiglio di ieri l'assessore Beco ha anche risposto ad un'altra interpellanza riguardante le autorizzazioni ai prelievi dei cinghiali in aree vocate e non vocate presentata da Pietro Valentini Marano e altri consiglieri Pdl i quali hanno chiesto chiarezza sulle modalità di autorizzazione e i settori concessi. "Per quanto concerne le aree non settorializzate - ha spiegato Beco - l'Atc n. 3 ha concesso autorizzazioni per esclusive esigenze gestionali legate alla numerosità delle specie e ai danni alle colture, privilegiando le squadre già operanti in zona". Per quanto concerne le arre vocate l'assessore ha informato che sono stati individuati 350 settori e autorizzate 89 squadre. Petrineschi ha chiesto di conoscere formalmente gli atti relativi alla vicenda e alle autorizzazioni in essere.

Pubblicato il: 09/02/2010

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