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Patto civico. Piano che ho fretta

di Dante Freddi Il Pd gela la sensazione espressa dal sindaco in Consiglio che ci fosse una sostanziale adesione su Progetto Orvieto nel Futuro. "Non firmiamo patti in bianco", gridano da via Pianzola. Resiste formidabile un tatticismo poco strategico e molto miope, a destra e a manca. Roba che non possiamo permetterci

foto di copertina

di Dante Freddi
Durante il Consiglio comunale di ieri, il sindaco ha comunicato ai consiglieri che il percorso avviato per giungere all'attuazione del Progetto Orvieto nel Futuro aveva raccolto un'adesione di massima , che farebbe pensare ad un cammino confortato dalla vicinanza della città e dei suoi rappresentanti.
Ovviamente Còncina, uomo di mondo, ha chiarito che i patti si può sempre trovare il modo di romperli e che è  la condivisione delle grandi scelte la giusta palestra per esercitarsi.
Giuseppe Germani, capogruppo del Pd, ha tenuto a puntualizzare che le linee di principio vanno verificate per diventare concrete attuazioni, per diventare decisioni. " E' il momento di entrare nelle cose- ci ha ribadito- di vederle con chiarezza, di confrontare soluzioni, di trovare i necessari compromessi di fronte a visioni che possono essere diverse. Il dibattito che c'è nel PD è privo di preconcetti, ma certamente non è facile, per nessuno, individuare tracciati che possano essere chiari, chiarissimi e  condivisi. E' il nostro sforzo, ma non firmiamo patti in bianco".
Per ridimensionare l'intervento di Còncina, tanto per evitare che potessimo pensare a soluzioni vicine e chiarire che possibili accordi sono ancora lontani, è stata diffusa in tarda serata una nota del Pd.  Scrive il PD, tra l'altro: "Il Sindaco ci dica piuttosto se la sua amministrazione ce la fa a costruire un'ipotesi di bilancio attorno a cui discutere alla luce del sole,  nella trasparenza di un dibattito pubblico che riguarda tutta la città.  Ripetiamo quindi a futura memoria: la disponibilità del PD non è una delega in bianco né può essere oggetto di una reiterata strumentalizzazione .  Il sindaco ci dica cosa vuol fare e noi ragioneremo con lui con responsabilità e lealtà. Ma non ci chieda di essere comprimari di un'inutile balletto mentre la città sta soffrendo la mancanza di progetto e di governo".
Un passo indietro evidente versoil "Patto civico", un passo avanti verso il dissesto.
Questa passo affannato del Pd è di difficile comprensione, perché ancora non si è giunti alla fase "operativa" e quindi eventuali accordi non possono essere osservati ed approvati se non nel metodo, come è ovvio.
Tra l'altro l'uscita piddina rompe il centrosinistra, con Gialletti decisamente favorevole al Patto e Tonelli disponibile ad un accordo anche più coinvolgente. E ci saranno conseguenze.

Questo è tempo di slanci, a costo di sembrare semplicistici. Invece resiste formidabile un tatticismo poco strategico e molto miope, a destra e a manca. Roba che non possiamo permetterci.
Domenica i fedeli nelle chiese hanno pregato "Perché le nostre scelte non siano mai dettate dagli equilibri di potere ma sempre da giustizia e misericordia". Qualcuno ha pensato anche alle nostre cose particolari, così aderenti, così calzanti e appropriate alla preghiera.
Preghiamo.

Segue la nota diffusa dal Pd in versione integrale

Nota del Partito Democratico di Orvieto sulle dichiarazioni del Sindaco Concina in Consiglio Comunale

Spiace dover notevolmente ridimensionare  la portata dell'annuncio del Sindaco Concina il quale, durante il consiglio comunale di lunedì 8 febbraio,  ha dato per definito l'accordo con il Partito Democratico sui temi del bilancio e del "patto con Roma".  Probabilmente, il sindaco si è fatto prendere la mano dalla retorica e ha trasformato la disponibilità del PD a ragionare su questi due temi (posizione arcinota e ripetuta sino alla noia) in un contratto già sottoscritto. Non è così.

Non vorremmo che il pur necessario confronto tra le forze politiche serva da canovaccio ad una "commedia degli equivoci" in cui si perde tempo e non si conclude nulla. 

È questo il tempo della responsabilità e della trasparenza. Tra pochi giorni, il Partito Democratico riunirà il coordinamento comunale per presentare sia le proprie proposte in merito al "patto con Roma" sia le proprie idee circa il percorso che porterà all'approvazione del bilancio 2010. Si tratta di temi che meritano un ragionamento più ponderato e un'ampia condivisione.  Dalla discussione fatta in quella sede  verranno infine stabiliti gli orientamenti  politici del PD.

Le "politiche dell'annuncio", come quelle esibite recentemente dal primo cittadino,  servono solo  ad alzar polvere. Il Sindaco ci dica piuttosto se la sua amministrazione ce la fa a costruire un'ipotesi di bilancio attorno a cui discutere alla luce del sole,  nella trasparenza di un dibattito pubblico che riguarda tutta la città.  Ripetiamo quindi a futura memoria: la disponibilità del PD non è una delega in bianco né può essere oggetto di una reiterata strumentalizzazione .  Il sindaco ci dica cosa vuol fare e noi ragioneremo con lui con responsabilità e lealtà. Ma non ci chieda di essere comprimari di un'inutile balletto mentre la città sta soffrendo la mancanza di progetto e di governo.

Infine, non si provi a costruire equazioni false che tengono  insieme "patto con Roma" e approvazione della parte operativa del Piano Regolatore Generale, quasi a suggerire scambi e intese sotterranee.  La decisione di portare all'approvazione del consiglio il PRGO è da attribuire infatti alla Giunta e al Sindaco.  

 

Pubblicato il: 09/02/2010

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