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Piano regolatore. Questa variante non s'ha da fare

I malumori nel Pdl, ieri in consiglio, sono venuti al pettine col ritiro delle pratiche, su richiesta del sindaco, e la somma indignazione dell'assessore all'Urbanistica, Antonio Barberani

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ORVIETO - Questa variante al prg, evidentemente, non s'ha da fare: i malumori nel Pdl, ieri in consiglio, sono venuti al pettine col ritiro delle pratiche, su richiesta del sindaco, e la somma indignazione dell'assessore all'Urbanistica, Antonio Barberani che, pur giunto puntuale alla seduta, non ha partecipato ai lavori. Ufficialmente: per "un impegno professionale".

 

Ma la voce delle possibili dimissioni di Barberani, alla luce dell'impasse particolarmente imbarazzante (è la seconda volta che la variante al prg viene ritirata dall'ordine del giorno del consiglio comunale), ha fatto presto a diffondersi, nel pomeriggio di ieri, voci poi smentite telefonicamente dal diretto interessato: "Tutte cavolate" ha tagliato corto Barberani che, sollecitato sulla spina del prg, ha detto di non avere problemi, come dire che semmai i problemi sono altri ad averli. La decisione di rinviare l'argomento all'ordine del giorno era nell'aria, per l'espressa richiesta che ne avevano fatto alcuni consiglieri, in particolare Stefano Olimpieri (Pdl). Il tutto dopo che le pratiche erano già state ritirate dal consiglio del 28 dicembre scorso, allorché il centrosinistra aveva fatto saltare l'approvazione del patto con Roma. "Necessità di approfondimenti" era stata allora la motivazione. Approfondimenti che, però, fino a questo momento non ci sono stati. Per cui le pratiche tornavano in consiglio nelle stesse identiche condizioni. Anzi, stavolta disgiunte anche dal patto con Roma, cosa ancor più "grave" se si vuol dar credito alle voci che vedono le due operazioni strettamente legate.

 

Sta di fatto che ieri se si fosse andati al voto, il Pdl rischiava la spaccatura e, forse, anche il Pd. Nella variante, sulla quale pendeva anche una diffida di Altra Città, legata alla carenza di infrastrutture e al ristagno demografico, è contenuto lo sblocco di undici aree edificabili.  Tra queste pure la grande lottizzazione in località San Giorgio (circa sette ettari per oltre 40mila metri cubi di nuovocostruito),quella a La Svolta, quella in località Le Velette. Ma la variante prevede anche la nuova area dedicata agli impianti sportivi nei pressi del cimitero degli inglesi. In compenso, dal consiglio di ieri è arrivato invece il via libera al piano attuativo di iniziativa privata per la riconversione della ex latteria di Sferravallo. La destinazione, come noto, è abitativa, commerciale e a verde.

Pubblicato il: 09/02/2010

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