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ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO SU PADRE CHITI INVITI ALLA COESIONE E ALLA COLLABORAZIONE DA PARTE DEL VESCOVO E DEL SINDACO

Oltre duecento persone hanno preso parte sabato pomeriggio al palazzi dei Sette alla presentazione  della monografia "Padre Chiti, il soldato di Dio"

di Intermedia

Oltre duecento persone hanno preso parte sabato pomeriggio al palazzi dei Sette alla presentazione  della monografia "Padre Chiti, il soldato di Dio", Intermedia Edizioni a cura di Maria Antonietta Bacci per la collana editoriale Grandi Orvietani.  Alla presenza di numerosi Granatieri provenienti da varie parti d'Italia, di parecchi orvietani e sotto l'attenta regia di Paolo Rossi, dirigente dell'associazione nazionale Granatieri di Sardegna, la carismatica figura di Gianfranco Maria Chiti, prima generale dei Granatieri e poi  frate Cappuccino,  è rivissuta nel ricordo di quanto l'hanno conosciuto da vicino come il colonnello Nicola Gentile, il generale Nicola Canarile,  il generale Michele Corrado oltre che in quello di padre Flavio Ubodi priore del convento dei Cappuccini di Orvieto.

In apertura è stato sottolineato l'importante contributo che la società Lineacredito di Daniele Moretti ha dato a tutta la collana editoriale che, da qui all'estate, vedrà la pubblicazione delle biografie  anche di Lea Pacini, Mario FrustalupiGualverio Michelangeli. Un'azione di marketing realizzata attraverso la strumento della cultura e la rivalutazione delle radici più profonde dell'orvietanità, quella messa a punto con lungimiranza da Lineacredito.

L'intervento del vescovo Giovanni Scanavino si è concentrato sul processo di beatificazione di padre Chiti che è ancora agli inizi e che deve seguire  il complesso  iter previsto da diritto canonico. Sua eccellenza ha inviato un messaggio di concordia, ammonendo "A perseguire con la massima unione possibile questo importantissimo obiettivo che è finalizzato a comporre un bellissimo mosaico della santità e delle straordinarie virtù di padre Gianfranco sulla scia di San Crispino a cui volle dedicare il convento di Orvieto, da lui stesso ristrutturato.  Nel portare avanti la raccolta delle testimonianze sulla sua vita, è importante non lasciarsi prendere dalla tentazione delle rivalità".

Un invito alla concordia e all'unità di intenti che il sindaco Toni Concina ha reinterpretato anche nella chiave della vita civile orvietana. Dopo aver ripercorso davanti all'auditorio la propria esperienza formativa alla scuola militare della Nunziatela ed aver rievocato "il rigore, la forza e l'intelligenza di padre Chiti", il sindaco ha invocato anche per la propria attuale esperienza istituzionale e politica la stessa concordia che il vescovo aveva richiamato in ambito religioso.

"Faccio mio e rilancio l'appello del nostro vescovo alla necessità di essere uniti, tutti noi orvietani, adesso più che mai dal momento che dobbiamo affrontare problemi giganteschi per la nostra comunità. Adesso è necessario che tutti noi sappiamo trovare la forza di fare tanti passi indietro rispetto alle nostre posizioni e ventimila in avanti, mettendo da parte le cose che ci separano per cercare insieme quelle che invece ci uniscono. Prego sinceramente padre Chiti che ci aiuti a compiere questo miracolo nell'interesse esclusivo di Orvieto".

Nel corso della presentazione, accompagnata con alcuni intermezzi dal violino del maestro Dino Graziani e da un video con alcune significative immagini, non sono mancati momenti di autentica commozione quando Maria Antonietta Bacci ha rievocato alcuni episodi della vita del frate e quando sono state lette alcune poesie composte da Chiti.

Pubblicato il: 08/02/2010

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