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Ingegneria della natura

Realizzato dalla Provincia di Terni un Manuale di ingegneria naturalistica che definisce criteri di progettazione e cura del territorio. Uno strumento essenziale per interpretare le politiche di governo dell'ambiente

Cronaca

L'Ingegneria naturalistica è una disciplina tecnica relativamente recente; le prime esperienze, infatti, si registrano nei primi decenni del secolo 19°. Attraverso l'utilizzo di piante vive o parti di esse si possono effettuare interventi particolarmente efficaci per la sistemazione di corsi d'acqua, delle loro sponde e versanti, di scarpate e superfici degradate da fattori naturali o da interventi dell'uomo. Attraverso questa nuova tecnica è possibile effettuare una serie di operazioni in difesa del territorio, per la conservazione del suolo e per un miglioramento della qualità del paesaggio nel suo complesso.
Varie le funzioni espresse dall'ingegneria naturalistica: ecologica, con la creazione ola ricostruzione di ambienti paranaturali o naturaliformi; tecnica, con il consolidamento e copertura del terreno, riduzione dell'erosione, sistemazione idrogeologica, miglioramento del drenaggio; estetico-paesaggistica, con la rimarginazione delle ferite del paesaggio, protezione dal rumore, inserimento di opere nel paesaggio; socio-economica, con la gestione economica delle risorse naturali; sviluppo dell'occupazione, nelle aree collinari e montane o depresse in genere.
La Provincia di Terni, consapevole dell'importanza che questa moderna disciplina rappresenta per la realizzazione di vari interventi in linea con i dettami del "Piano territoriale di coordinamento provinciale", ha realizzato in collaborazione con l' "Agenzia Umbria Ricerche" e con il patrocinio dell' "Associazione italiana per l'ingegneria naturalistica", un manuale tecnico di Ingegneria naturalistica.

"Uno strumento fortemente innovativo -tiene a sottolineare l'assessore all'"Urbanistica" della Provincia di Terni, Fabio Paparelli- e propedeutico ad una nuova visione della pianificazione, più consona ad uno sviluppo rispettoso dei criteri ambientalmente compatibili. Un indispensabile strumento per l'attuazione delle politiche di governo del territorio".
Il manuale contiene criteri di indirizzo e linee di intervento che costituiscono un definito vincolo a livello progettuale ed un preciso riferimento per la valutazione delle opere e dei lavori che soggetti pubblici e privati intendono realizzare.
Nel ponderoso volume,432 pagine, è contenuto un primo elenco delle tipologie degli interventi che è possibile adottare e non adottabili, nonché l'indicazione di altri specifici settori di progettazione in cui utilizzare, preferibilmente, le tecniche dell'Ingegneria naturalistica. Nella prima parte vengono descritti l'origine dell'Ingegneria naturalistica, gli obiettivi, le funzioni e gli ambiti di applicazione, i rapporti con l'ecologia del paesaggio, la normativa vigente, i metodi di progettazione, i materiali utilizzabili. Nella seconda parte vengono indicate le caratteristiche biotecniche delle piante impiegabili e quelle territoriali della provincia di Terni, i campi di applicazione ed i settori interessati. Nella terza ed ultima parte vengono elencate le varie tecniche d'intervento ed illustrati alcuni approfondimenti teorico-scientifici.
Il Manuale Tecnico di ingegneria naturalistica della Provincia di Terni verrà presentato a soggetti pubblici e privati stamattina nella Sala consiliare di Palazzo Bazzani.
I lavori avranno inizio alle ore 9,30 con i saluti da parte del Presidente della Provincia, Andrea Cavicchioli. Interverranno, quindi, l'Assessore all'"Urbanistica", Fabio Paparelli, ed il Presidente dell'"AUR", Cecilia Cristofori. Le relazioni tecniche saranno tenute da Fabio Palmieri, del gruppo di lavoro dell'AUR, e da Giuliano Sauli, Presidente nazionale dell' "AIPIN". Il successivo dibattito sarà coordinato dall'arch.Donatella Venti.

Pubblicato il: 08/10/2003

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