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Centro storico di Orvieto. Aumento generalizzato di Ici e Irpef del 20%

E' effetto della reisione degli estimi catastali. Entro due - tre settimane al massimo arriveranno 2780 notifiche per la variazione di rendita. L'unica buona notizia è che gli aumenti non saranno retroattivi

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evisione

di Stefania Tomba

La revisione degli estimi catastali "regala" al centro storico un aumento generalizzato di Ici e Irpef del 20%: entro due - tre settimane al massimo arriveranno 2780 notifiche per la variazione di rendita. I destinatari avranno 60 giorni di tempo dal ricevimento per accettare e-o promuovere ricorso contro l'accertamento stesso. Insomma, un autentico salasso. Ecco in cosa si è tradotto per gli orvietani il classamento degli immobili del centro storico appena concluso e i cui risultati sono stati presentati ieri, un salasso che per la verità nell'aria già dal 2006 quanto è partito il progetto, anche se non per questo fa meno male. Ma di cosa si è trattato in pratica? Il lavoro redatto dall'Agenzia del territorio di Terni scaturisce dalla scelta di revisione degli estimi catastali nel centro storico, centro storico che presentava rendite più basse rispetto ad altre zone della città, ai fini della esatta attribuzione dei valori Ici e Irpef. La decisione risale al 2005. "La revisione - ha spiegato il dirigente dell'Agenzia del Territorio, Placido Migliardo - è uno strumento di perequazione mirato a sanare incoerenze nel classamento. Incoerenze individuabili nella vetustà del quadro di tariffazione (vecchio oltre 70 anni fa) e dei valori di mercato". "Dalla Finanziaria del 2005 - ha detto il direttore dell'ufficio provinciale di Terni dell'Agenzia del territorio Angelo Antonio Aiello - è nata la possibilità di entrare nel merito della perequazione degli immobili. Strumento che consente ai comuni di attivarsi per la revisione. L'attività dell'ufficio si è esplicitata nel controllo esterno dei valori medi di mercato e catastali, di discosta significativamente dal rapporto relativo all'insieme delle microzone comunali verificando lo scostamento del valore di soglia. Il Comune di Orvieto ha suddiviso la città in quattro microzone. La micro zona 1 (centro storico) si presentava come una zona anomala con un valore del 38% rispetto al 35%". "Di fatto - ha spiegato il direttore - le unità immobiliari in essa presenti, nella maggioranza dei casi sono state classificate nell'immediato dopoguerra in un contesto urbano e socio-economico del tutto diverso da quello attuale. Numerosi e significativi sono stati gli interventi del Comune nell'area e sono stati attuati molteplici interventi pubblici riqualificazione". Tutto questo si è tradotto in un ritocco al rialzo delle rendite catastali del 20%, percentuali che si rifletterà invariata sulle aliquote Ici e Irpef, come spiega l'assessore Felice Zazzaretta. Maggiori entrate per il Comune, dunque anche se Zazzaretta sostiene che non ci sono ancora calcoli precisi sui maggiori gettiti che verranno generati dai ritocchi. "Solo ora abbiamo in mano i risultati del lavoro dell'Agenzia delle Entrate - afferma Zazzaretta - quanto prima gli uffici si metteranno a lavoro per calcolare le nuove entrate". L'unica buona notizia è che gli aumenti non saranno retroattivi. Inoltre, se sarà necessario l'Agenzia del territorio sarà disponibile insieme con il Comune ad attivare uno sportello di consulenza tecnica per i professionisti che, tuttavia, potranno trovare on line sul sito dell'Agenzia, la disponibilità di tutti i dati loro necessari.

Pubblicato il: 06/02/2010

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