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Difficoltà finanziarie dietro la nuova crisi del call center di Bardano, ex Acas ora Radio Call Service

Radio Call si sarebbe rivolta al sistema creditizio per l'apertura di una linea di credito che però le sarebbe stata rifiutata

ORVIETO - Difficoltà finanziarie dietro la nuova crisi del call center di Bardano, ex Acas ora Radio Call Service. L'azienda messinese starebbe soffrendo per alcuni pagamenti in ritardo da parte delle Asl, legati - a quanto pare - alla tempistica del perfezionamento dell'affitto di ramo d'azienda. Radio Call, a sua volta si sarebbe rivolta al sistema creditizio per l'apertura di una linea di credito che però le sarebbe stata rifiutata. Sarebbero questi i motivi per cui l'azienda che è subentrata all'imprenditrice Giovanna Bernini non ha rispettato il patto coi sindacati relativo al pagamento delle mensilità arretrate e adesso si profila lo sciopero del 12 febbraio. I dipendenti che lamentano anche condizioni di lavoro precarie dal punto di vista igenico sanitario (il sottotetto sarebbe infestato di piccioni morti e il Sii ha staccato la fornitura dell'acqua rendendo inutilizzabili i bagni), hanno anche interrotto gli straordinari (molti di loro lavorano a part time). Gli interrogativi sull'affidabilità della nuova azienda emergono con chiarezza dalla lettera dei dipendenti che circola in questi giorni. La Cgil si dice "preoccupata per le difficoltà a cui sono sottoposti i lavoratori e in grande stato di allarme soprattutto alla luce delle vicende pregresse". Intanto per Acas service sono iniziate le procedure di fallimento. La vicenda è in mano ad un curatore fallimentare. Costituito anche il corposo comitato dei creditori. Mentre sono scattati i sigilli per la porzione dell'immobile di Bardano che non è stata interessata dall'affitto di ramo d'azienda.

Pubblicato il: 05/02/2010

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