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Nel PdL è bagarre. L'urbanistica divide e crea forti tensioni

Il motivo del contendere, quello politico- amministrativo, è l'inserimento nell'ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì  delle pratiche urbanistiche che in occasione dello "sgarro" sul protocollo con Roma furono ritirate per "approfondimenti".  Mai avvenuti

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La variante al Piano regolatore generale crea malumori nel PdL tra componenti della Giunta, tra capigruppo di centrodestra e Giunta.
Insomma, una bagarre che mette il sindaco sempre più in difficoltà, anche da destra.

Il motivo del contendere, quello politico- amministrativo, è l'inserimento nell'ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì  delle pratiche urbanistiche che in occasione dello "sgarro" sul protocollo con Roma furono ritirate dall'assessore Barberani perché necessitavano di "approfondimenti".

Il fatto è che quegli approfondimenti non sono stati mai effettuati. Quindi,  nell'incontro di coalizione che sostiene Còncina, è stata espressa la richiesta da parte di alcuni consiglieri, in particolare da Olimpieri, di ritirare di nuovo l'argomento urbanistico dall'ordine del giorno.
La questione è estremamente  pelosa e anche Altra città ha diffidato gli amministratori a procedere nell'approvazione del Piano regolatore generale, parte operativa. Le pratiche riguardano tanti interessi, tanta gente e costituiscono l'humus adatto per mestatori in malafede, che si frammischiano a oppositori in buonafede dell'espansione urbanistica del suburbio.

Se si dovesse procedere al ritiro del punto urbanistico, l'assessore Barberani, che ha confezionato questa parte dell'ordine del giorno, si giocherebbe la faccia, insieme a Giunta e sindaco. Se invece si dovesse procedere nella discussione, non è escluso che il PdL si spacchi e che anche il PD non goda di perfetta salute.
Qualcuno sostiene anche che a riscaldare l'ambiente, come se ce ne fosse bisogno, è Olimpieri, mortificato nella sua candidatura regionale da un giovane concorrente ternano di Forza Italia, sostenuto da Berlusconi.
Le diverse anime del PdL sentono il richiamo della vecchia bandiera e Olimpieri potrebbe rimanere con il cerino in mano, non senza tentare tutto per alimentare la sua fiammella.

E' una baraonda, che è difficile comprendere dove andrà a parare. E noi siamo in mezzo.
San Pietro Parenzo aiutalo tu, a Còncina, e dàgli pazienza e perseveranza.

Pubblicato il: 04/02/2010

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