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Situazione idrica: avviato lo start up dei filtri nell'acquedotto di Porano. Ad Orvieto procede la messa a regime

Superata l'emergenza è iniziata l'attività del Comitato tecnico-scientifico per approfondire le cause che hanno prodotto valori oltre la norma di alluminio e ferro nell'acqua

La SII ha concluso anche nel comune di Porano l'installazione dei filtri a servizio dell'acquedotto e da oggi è stata avviata la cosiddetta inizializzazione (o start up) del dispositivo introdotto a seguito dell'emergenza idrica dovuta alla presenza di alluminio e ferro nell'acqua, oltre i valori consentiti.

Il completamento dei lavori (ad Orvieto era avvenuto la settimana scorsa e ora procede la sua messa a regime) ha coinciso con una riunione di coordinamento svoltasi nella tarda mattinata di ieri presso il Comune di Orvieto presieduta dal prefetto  Augusto Salustri nel corso della quale è stato fatto il punto sulla conclusione della prima fase dell'emergenza ed è stato approfondito lo stato dell'arte relativo alla seconda fase, già avviata con riunioni settimanali a Terni e Perugia, riguardante l'attività del tavolo tecnico-scientifico che dovrà fare chiarezza sulla genesi del fenomeno verificatosi ad Orvieto.

Alla riunione hanno partecipato il capo di gabinetto Mariacristina Di Lello, l'Assessore Felice Zazzaretta, l'Ing. Mario Angelo Mazzi e il T.C. Mauro Vinciotti per il Comune di Orvieto, l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Porano Giuseppe La Porta, l'Ing. Roberto Spinzanti direttore dell'ATI 4, l'Ing. Paolo Rueca direttore del SII, l'Ing. Adriano Rossi Direttore del Dipartimento provinciale di Terni dell'ARPA Umbria, il Dirigente Medico del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'ASL 4 / Sede di Orvieto Dr. Marco Mattorre, Giampaolo Pollini per la Provincia di Terni e Protezione Civile, Giuliano Santelli responsabile della Protezione Civile del Comune Orvieto, Luca Gnagnarini e Mario Gaddi anch'essi della Protezione Civile di Orvieto.

Nello specifico, è stata condivisa la scelta di coinvolgere innanzitutto le Istituzioni presenti sul territorio: Comuni, Provincia, Regione, ARPA, Università di Perugia allo scopo di effettuare l'istruttoria iniziale degli approfondimenti idrogeologici della zona, mettendo insieme gli studi e i dati sinora esistenti e prodotti ai vari livelli, per poi giungere alle conclusioni finali anche con l'ausilio di competenze altamente qualificate.

L'indagine idro-chimica, infatti, dovrà basarsi su diversi studi ed indagini, comprese quelle sui dati di distribuzione, sulla posizione delle falde nella zona e sull'individuazione dei pozzi pubblici e privati presenti nel territorio. Dall'incrocio di questi aspetti distinti emergeranno informazioni più ampie ed utili anche per il futuro, ad esempio, per quel che riguarda l'individuazione di nuovi pozzi. L'attività ricognitiva del tavolo tecnico-scientifico sui dati e le indagini attualmente esistenti, è  stabilita da uno scadenzario preciso e, man mano che si definiscono alcuni aspetti, si determina l'intero panorama.

Nel corso della riunione, inoltre, è stata confermata la disponibilità e l'interesse anche ai fini scientifici del Dipartimento nazionale della Protezione Civile che sarà attivato anche per gli aspetti economici connessi alla gestione dell'emergenza idrica vera e propria.

Su quest'ultimo aspetto, infine, è stato espresso un plauso unanime per l'ottimo funzionamento dell'organizzazione dell'emergenza che per molti giorni ad Orvieto e a Porano ha assicurato l'approvvigionamento idrico ai cittadini fra cui gli anziani impossibilitati a recarsi direttamente presso le autobotti, alle scuole, alle comunità e alle attività produttive.

Pubblicato il: 04/02/2010

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