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Piano regolatore generale. Diffida di Altra città. Ci sarebbero 'gravi ripercussioni che riguarderebbero i problemi generali di vivibilità del quartiere'

 La variante è all'ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì prossimo. Lettera inviata da Altra Città ad amministratori comunali, provinciali, regionali ed al prefetto. "Si evidenzia una continua tendenza del PRG e delle sue varianti a rispondere ad esigenze singole piuttosto che a salvaguardare l'uso corretto del territorio"
Ordine del giorno del Consiglio comunale di Orvieto di lunedì 8 febbario. Le pratiche urbanistiche contestate

foto di copertina

ORVIETO - Variante al prg, AltraCittà diffida formalmente il Comune dall'approvare la pratica: nuovi insediamenti non sono giustificabili in tempi di ristagno demografico e il quartiere di Ciconia non è dotato di infrastrutture sufficienti. Queste le motivazioni addotte. È così che l'associazione politico - culturale, per bocca di Marco Corba, chiede di stralciare dalla variante, in approvazione nel consiglio comunale di lunedì prossimo, almeno la lottizzazione di San Giorgio (circa 7 ettari) e gli impianti sportivi prossimi al cimitero degli inglesi. Diversamente AltraCittà prefigura "gravi ripercussioni che riguarderebbero i problemi generali di vivibilità del quartiere" di Ciconia "e di agevole accessibilità al nosocomio orvietano". La minaccia, ovviamente, è quella di un ricorso di fronte al tribunale amministrativo regionale. "Si abbia la capacità di discernere - è l'ultimatum di AltraCittà - ciò che può - deve essere attuato per il bene collettivo, da ciò che invece deve essere differito - annullato". "Riteniamo infatti che l'adozione della variante al prgo - afferma il portavoce Marco Corba in una missiva a sindaco e consiglio comunale - non sia un atto dovuto come affermato da più amministratori e consiglieri, ma una decisione da assumere con la massima responsabilità".


La lettera di Altra Città.

La lettera di Altra città continua l'annosa opposizione dell'Associazione, che fu di Conticelli, Scopetti e Cortoni, alla politica urbanistica del Comune di Orvieto e si riferisce in modo particolare al tema della variante al PRG.o in approvazione lunedì prossimo.

ALTRA CITTA'

Associazione politico-culturale

Al Sindaco di Orvieto

All'Assessore  comunale all'Urbanistica di Orvieto

Ai Consiglieri comunali di Orvieto

per conoscenza

Al Prefetto di Terni

All'Assessore all'urbanistica della Provincia di Terni

All'Assessore all'urbanistica della Regione Umbria

OGGETTO: Variante generale al PRG.o del Comune di Orvieto - Diffida.

Il Consiglio Comunale di Orvieto è stato convocato per adottare la variante generale al PRG.o (Piano Regolatore Generale, parte Operativa) nella seduta del 08/02/2010.

Tale atto era stato già inserito nell'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 28/12/2009, ma fu ritirato per approfondimenti e rinviato.

Il piano in oggetto viene portato in approvazione per adeguarlo alla variante al PRG.s (Piano Regolatore Generale, parte Strutturale), approvata con deliberazione del Consiglio comunale di Orvieto n° 169 del 01/12/2008.

Abbiamo più volte criticato il nuovo PRG del Comune di Orvieto, sia in merito alle nuove previsioni, con particolare riferimento alle urbanizzazioni in zone alluvionali o di pregio ambientale e paesaggistico, sia in merito alla sua attuazione avvenuta in contrasto con i criteri fissati dallo stesso PRG nella Relazione a firma dell'Arch. Bernardo Rossi Doria (vedi pagg. 45 e 46) allegata al PRG del Comune di Orvieto adottato nel 1998 e definitivamente approvato nel febbraio 2000. Nella suddetta relazione emerge infatti la necessità di garantire una forte correlazione tra organizzazione ed estensione delle aree urbanizzate da una parte e sistema infrastrutturale dall'altra, al fine del mantenimento in equilibrio del quadro di assetto territoriale ed ambientale, oltre a considerare la tendenza della domanda insediativa e la presenza di risorse pubbliche e private.

L'adozione della variante in oggetto consentirà invece di attuare l'ultima estesa lottizzazione del nuovo PRG (loc. San Giorgio, su ha 7 circa con oltre 40.000 mc da edificare), caricando ulteriormente il peso urbanistico nella zona di Ciconia.

Ciò avviene in assenza di adeguate infrastrutture che, sebbene previste da tempo, stentano ad essere realizzate per carenza di fondi (non esistono finanziamenti per il III ponte sul Paglia all'altezza del bivio di Osarella), per inciampi procedurali (vedi ennesimo stop della complanare per ricorso al TAR) o per scarsa incisività politica (vedi vicende su II casello autostradale o su variante di Sferracavallo), mentre aumentano decisamente i livelli di inquinanti in atmosfera ed i disagi provocati dagli intasamenti da traffico veicolare.

Abbiamo sollevato tali argomentazioni anche in occasione dell'approvazione di altri discutibili interventi urbanistici, come nel caso della cosiddetta "Ciconia 2", la cui prossima realizzazione aumenterà le criticità del sistema viario addirittura in direzione dell'Ospedale comprensoriale.

In tale contesto riteniamo inaccettabile che si possano autorizzare ulteriori nuove estese urbanizzazioni nella zona di Ciconia, per le gravi ripercussioni che riguarderebbero i problemi generali di vivibilità del quartiere stesso e di agevole accessibilità al nosocomio orvietano.

L'ennesimo sblocco edilizio avviene inoltre in pieno ristagno demografico e di crisi dei mercati, nonché in assenza di politiche ed azioni efficaci per la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente, come di nuovo richiesto da Rossi Doria nella relazione al PRG sopra richiamata (vedi pag. 44, relativa alle riserve di aree di ampliamento).

La Relazione Generale relativa alla variante in oggetto, a firma dell'Arch. Rocco Olivadese, non può pertanto essere condivisa, proprio perché in contrasto con i principi/criteri contenuti nella relazione di Rossi Doria posta a base del nuovo PRG.

Né può essere accettato il richiamo agli indirizzi che avrebbe stabilito la Giunta comunale nella seduta del 17/12/2009 sopra richiamata, di natura evidentemente politica, quando invece l'attuazione del PRG non può prescindere da verifiche tecniche puntuali richiamate frequentemente nella relazione di Rossi Doria.

Parimenti riteniamo che analoghi problemi sussistano per l'attuazione della nuova zona sportiva prevista oltre il bivio di Osarella (ha 5 circa per palazzetto e piscina a ridosso del Cimitero degli Inglesi), che potrà essere approvata solo dopo aver definito con certezza il quadro delle indicazioni progettuali e delle risorse finanziarie per realizzarle.

La variante generale in argomento contiene anche elementi positivi per la comunità locale, ma sarebbe una "vigliaccata" decidere di approvare tutto oppure di non approvare niente.

Si abbia invece la capacità di discernere ciò che può/deve essere attuato per il bene collettivo, da ciò che invece deve essere differito/annullato.

Riteniamo infatti che l'adozione della variante al PRG.o non sia un atto dovuto come affermato da più amministratori e consiglieri, ma una decisione da assumere con massima responsabilità.

Per tali motivi proponiamo agli Amministratori in indirizzo di procedere all'adozione della Variante Generale al PRG.o con esclusione delle previsioni attuative inerenti "Il sistema insediativo" (vedi pag. 2 della Relazione) e "L'edilizia sportiva" (vedi pag. 22 della Relazione), con particolare riferimento nel primo caso alla zona C di San Giorgio e nel secondo agli impianti sportivi prossimi al Cimitero degli Inglesi.

Facciamo inoltre presente che le "nuove piccole 11 zone residenziali" sono state a suo tempo introdotte nel PRG.s in contrasto con i principi del documento preliminare al piano stesso, che aveva escluso proprio nuove espansioni urbanistiche, da cui si evidenzia una continua tendenza del PRG e delle sue varianti a rispondere ad esigenze singole piuttosto che a salvaguardare l'uso corretto del territorio.

La presente infine per diffidare gli Amministratori in indirizzo dall'adottare la variante in oggetto così come proposta dagli Uffici, fermo restando che ci riserveremo ogni azione ricorrente per evitare disagi al territorio ed ai Cittadini che vi risiedono.

Distinti saluti

Orvieto 2 febbraio 2010
Il Portavoce
Mauro Corba

N.B. i documenti citati sono consultabili sul sito di ALTRA CITTA' (www.altracitta.info)

 



 

Pubblicato il: 04/02/2010

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