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Doppio appuntamento di VENTI ASCENSIONALI # 9 'R-Esistenze'

Venerdì 5 febbraio alla Sala del Carmine doppio appuntamento: incontro con Cesare Pavese Letture dai "Dialoghi con Leucò" e con "La serva", ultimo spettacolo della Stagione di Migrazioni

Sabato 6 febbraio UN'ESIGENZA PERMANENTE: La vicenda intellettuale e umana di Cesare Pavese. Conversazione con Valerio Capasa.

Quasi in chiusura della rassegna, il fine settimana di VENTI ASCENSIONALI # 9 dedicato a "R-Esistenze" si presenta decisamente intenso.

Venerdì 5 febbraio alle ore 17 alla Sala del Carmine è in programma Incontro con Cesare Pavese ovvero: Letture dai "Dialoghi con Leucò" con Michele Medori, Viola Lucrezia Giuliani, David Proietti, Leonardo Gilibini, Egida Lula studenti del Liceo Classico F.A. Gualterio di Orvieto. L'appuntamento è ad Ingresso libero.

Sempre venerdì alla Sala del Carmine alle ore 21,00 si terrà l'ultimo spettacolo della Stagione di Migrazioni "La serva" di Gianni Clementi con CRESCENZA GUARNIERI per la regia  di Maurizio Panici.

 "La Serva" è una storia di ultimi ultimi nel "Primero Mundo" con l'assoluta necessità di amare disposti a tutto pur di avere un po' di amore. Osservare la Serva è spiare un mondo sempre più vicino a noi, eppure così ostinatamente tenuto lontano. Estrella canta, ama, si dà con la semplicità e il candore di chi non ha difese, con l'incoscienza di un ragazzo. Estrella vive e attraversa con leggerezza e sofferenza le difficoltà di un mondo parallelo che scorre nell'estenuante fatica del vivere quotidiano. Una "via crucis" alla ricerca dell'amore assoluto, mai consumato...

Lo spettacolo offre la possibilità di lasciarsi andare alle emozioni, rimanda a profumi che anche se lontani sono conosciuti, apre a orizzonti emotivi, a squarci del cuore, a ferite dolorose, a nostalgie a saudade. Ma La Serva è anche lo sguardo dal basso di chi vive in una società dell'opulenza travolta dall'eccessiva ricerca di un benessere edonistico fine a sé stesso. E' infine il racconto di un'assenza, di una mancanza, di un vuoto che non potrà più essere riempito.

Per sabato 6 febbraio alle ore 17 alla Sala del Carmine l'appuntamento è con UN'ESIGENZA PERMANENTE La vicenda intellettuale e umana di Cesare Pavese. Conversazione con Valerio Capasa Docente al Dipartimento di Italianistica dell'Università di Bari. Progetto a cura di Loretta Fuccello

Nella mattina il professor Capasa incontrerà alla Sala del Carmine gruppi di studenti delle Scuole Superiori di Orvieto.

Nel dialogo L'isola, a Calipso che gli chiede a cosa serva il suo "errare inquieto", che non si accontenta di un'isola qualsiasi, Odisseo risponde: "Se lo sapessi avrei già smesso". Per Pavese scrivere è stato appunto "sentire nella diversità del reale una cadenza significativa, una cifra irrisolta del mistero, la seduzione di una verità sempre sul punto di rivelarsi e sempre sfuggente: raccontare vorrà dire lottare per tutta una vita contro la resistenza di quel mistero" (Raccontare è monotono). Anche quest'anno "Venti Ascensionali" affronta un viaggio all'interno della vicenda umana e intellettuale di uno dei più amati scrittori del  Novecento: lo straordinario percorso di Cesare Pavese nella navigazione a vista dentro la vita, compagno il dolore e il bisogno d'amore, il rigore intellettuale e l'esigenza della scrittura che si fa esistenza, ci conduce dentro la nostra stessa vita, con un'attualità e un'urgenza vivi e presenti. Si entra in questo mondo guidati da un appassionato amico e esploratore di Cesare Pavese, il professor Capasa, stimolati dalle letture che indagano nel mondo del mito dei Dialoghi con Leucò ("Ci vogliono miti, universali fantastici, per esprimere a fondo e indimenticabilmente quest'esperienza che è il mio posto nel mondo") e confortati dalla presenza di giovani e insegnanti a conferma di un cammino comune intrapreso insieme, far vivere e respirare la letteratura come esperienza irrinunciabile di vita.

Pubblicato il: 04/02/2010

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