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Chiesta la condanna a sei anni per il faccendiere orvietano Rodolfo Grancini

E' imputato di concorso in associazione mafiosa, corruzione in atti giudiziari e rivelazione di segreti d'ufficio

ORVIETO - Chiesta la condanna a sei anni per il faccendiere orvietano Rodolfo Grancini, imputato di concorso in associazione mafiosa, corruzione in atti giudiziari e rivelazione di segreti d'ufficio, nell'ambito dell'inchiesta Hiram sugli intrecci tra mafia e massoneria finalizzati a ritardare i processi in Cassazione. La richiesta dei magistrati della Dda di Palermo, Paolo Guido e Fernando Asaro, titolari del fascicolo, è stata formalizzata al termine del processo per rito abbreviato che si è svolto davanti al gup di Palermo Agostino Gristina. Secondo l'accusa Grancini sarebbe stato al centro di un complesso e intricato sistema di rapporti tra mafiosi e impiegati della Cassazione che, anche in virtù di legami massonici del faccendiere, si sarebbero prestati a ritardare e in qualche caso anche a provocare la prescrizione di dibattimenti con imputati appartenenti a Cosa Nostra. Grancini si trova, attualmente, agli arresti domiciliari per motivi di salute e perché avrebbe fatto alcune ammissioni nel corso dell'indagine. La sua posizione è stata stralciata dal processo principale che si svolge col rito ordinario in tribunale, sempre a Palermo. La sentenza del giudice per le indagini preliminari di Palermo dovrebbe arrivare il 24 marzo.

Pubblicato il: 30/01/2010

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