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Emergenza acqua, i comunisti italiani presentano una mozione in Regione

Chiedono informazione e limitazione delle attività estrattive

Pubblichiamo il testo della mozione diffuso dai comunisti italiani di Orvieto e firmato dal gruppo consiliare dei comunisti italiani di Orvieto.

OGGETTO: Mozione regionale emergenza acqua potabile nel territorio Orvietano.

Su questa situazione d'emergenza acqua potabile, in cui il Comune d'Orvieto, l'A.S.L.l'agenzia A.R.P.A. sembrano voler tenere fuori i cittadini dalla questione, senza dare chiare e precise informazioni a riguardo.

Proprio il giorno venerdì 15 gennaio 2010, sono state date delle plausibili spiegazioni supportate da studi scientifici fatti da autorevoli centri universitari. Che hanno dato spiegazioni concrete sulla questione dell'acqua potabile nel nostro Comune e zone limitrofe, dichiarando che Orvieto è l'unico caso nazionale d'inquinamento acque, determinato da"metalli pesanti", dopo le intense piogge dei giorni scorsi.

Le dichiarazioni sono suffragate da studi scientifici, eseguito da vari studiosi di settore e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Siena. Da tali studi si evince che l'altipiano d'Alfina è un territorio a struttura idrogeologica molto complessa e di conseguenza molto fragile.

Le cause che hanno portato a quest'aumento di Al e Fe nel bacino di falda dell'Alfina sono molteplici, una fra queste il recente terremoto che ha interessato la zona di Marsciano, ma questo da solo non riesce a giustificare tali concentrazioni di "metalli pesanti" presenti nelle acque sotterranee dell'altopiano;

Bensì secondo questi studi scientifici sembra che la causa scatenante tale inquinamento idrico, sia stato la prolungata attività minerario-estrattiva delle cave di basaltina, presenti proprio sul territorio d'Alfina e che la precedente amministrazione Orvietana a suo tempo ha stralciato dal suo territorio con la cava di BENANO, attenzionata da studi di settore approfonditi che misero in evidenza già allora la delicatezza geologica della zona. Ma rimane il problema nei territori dei comuni limitrofi a quello del comune d'Orvieto che pur giacendo sulla stessa fonte idrica continua a sussistere sui propri confini attività estrattive.

VISTA TALE SITUAZIONE:

Il Gruppo dei Comunisti Italiani, chiede che alla luce della nuova situazione di criticità che forse potrebbe addirittura ripetersi che l'amministrazione attuale svolga un'azione d'informazione alla città e che non approvi piani volti all'estrazione dai giacimenti e alieni qualsiasi azione atta a fare questo e che sia svolto un nuovo studio aggiornato all'ultimo evento di tutta la zona d'Alfina, e sulle cause che hanno provocato l'inquinamento dell'acqua ed in particolare sulle attività minerario-estrattive delle cave presenti nel territorio dell'altopiano. Terminando, è indispensabile rilevare che il Gruppo dei Comunisti Italiani della Regione, auspica all'apertura di un tavolo di discussione interregionale fra UMBRIA e LAZIO, in cui si dovrebbe arrivare ad un accordo che miri all'ottenimento di un piano strutturato per la protezione integrale di questo fragile territorio, al fine di garantire e preservare il prezioso bacino idrico in lui contenuto.

Pubblicato il: 27/01/2010

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