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Morto suicida un agente del commissariato di Orvieto

La nota del dirigente del commissariato Federico Sciaudone

In data odierna (ieri per chi legge, ndr), presso l'abitazione di famiglia, è stato trovato il corpo senza vita dell'assistente capo della polizia di Stato Sergio Bernardini in forza presso questo Commissariato di pubblica sicurezza.Questa mattina, la sala operativa di questo commissariato, non avendolo visto arrivare al lavoro, provava a contattarlo sulle sue utenze telefoniche, non ottenendo alcuna risposta .Si decideva, pertanto, di inviare sul posto la volante del commissariato poiché, conoscendone le abitudini, il fatto che non avesse dato notizia del ritardo e che non rispondesse alle chiamata telefoniche, faceva sorgere il sospetto che gli fosse capitato qualcosa. Alle ore 9.00, la volante, giunta sul posto, entrava in casa attraverso una finestra dove, purtroppo, gli operatori trovavano il corpo senza vita del collega. Si poteva appurare, successivamente, che lo stesso si era tolto la vita sparandosi con la pistola d'ordinanza un colpo di pistola alla tempia. Il presumibile orario della morte, secondo quanto stabilito dal Medico Legale di turno intervenuto sul posto, è da posizionarsi intorno alla mezzanotte. I Carabinieri della locale Compagnia di Orvieto stanno svolgendo tutti gli accertamenti del caso, sotto la direzione del sig. Procuratore della Procura di Orvieto, intervenuto personalmente sul posto. Lo stesso disponeva, nell'immediatezza, l'esame obbiettivo del cadavere, svoltosi, in tarda mattinata, presso la camera mortuaria dell'ospedale di Orvieto. Sul posto, giungeva anche il Questore di Terni, Domenico Gregori. L'assistente capo Bernardini Sergio, di anni 50, era operatore serio ed affidabile, meticoloso nell'esercizio delle proprie funzioni di polizia, sempre disponibile a qualsiasi bisogno dell'ufficio. Era assegnato al settore del controllo del territorio ove svolgeva servizio come poliziotto di quartiere, operatore di volante nonché operatore della sala operativa. Sovente era impiegato nei servizi di ordine pubblico l'ultimo dei quali lo aveva svolto, ieri, domenica 24 gennaio, quando era stato impiegato nei servizi relativi alla rimozione del residuato bellico. Mi permetto di raccontare un episodio che manifesta la personalità altruista, buona ed umana dell'assistente: ieri, nel corso del servizio di OP che aveva svolto presso un punto di chiusura della zona interessata al brillamento, vicino alla macchina di servizio si trovava un signore anziano che, abitando in una della case limitrofe, ma non interessate dalla zona di chiusura, attendeva sul posto a bordo della sua "apetta" che le operazioni fossero concluse. Con enorme spirito di umanità, faceva accomodare all'interno della autovettura questo signore per farlo riscaldare un tantino dal momento che le temperature esterne erano molto rigide. Sempre nel corso del servizio, regalava, a uno dei militari impiegati nelle operazioni di disinnesco, un pacchetto di sigarette, poiché il militare le aveva finite, dicendogli testualmente: "non ti preoccupare che ne ho un altro pacchetto intero". Non era sposato e non aveva figli. Mai ha dato adito a comportamenti che potessero far presagire questo terribile gesto. Non ha scritto messaggi che potessero spiegare l'accaduto, ma ha lasciato un biglietto con su scritto "Ciao a tutti - Sergio".E' forte, nell'ambito del commissariato e della polizia di Stato della provincia, il dolore per la perdita di un collega molto preparato ed immensamente generoso.

Pubblicato il: 26/01/2010

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