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Fronte civico per Orvieto. Il PD dice sì

Nel documento diffuso il PD accetta il patto lanciato dal sindaco di Orvieto ma pone come paletto che siano esaltati  tutti gli atti e i progetti che vanno "nella direzione di contrastare gli effetti della crisi economica nei confronti dei cittadini e delle famiglie" 

foto di copertina

Il PD accetta la proposta di "fronte civico" lanciata da Còncina, la fa sua e rilancia.
Costruiamo insieme "la città che vogliamo", dicono Germani ed i suoi, ma intanto propongono di definire come criterio nella costruzione del bilancio di privilegiare tutte le scelte che non comportino ulteriori sacrifici per i cittadini e le famiglie e non penalizzino i servizi a loro destinati.
E ancora. Il PD vede l'urgenza di allargare il confronto a tutta la società orvietana e partecipare davvero progetti, obiettivi, azioni.
Fin qui credo che non ci siano motivi per non arrivare all'accordo, si tratta soltanto di definire i contenuti possibili per realizzare questi propositi, che credo vogliano tutti gli amministratori del mondo che perseguono il bene comune.
Naturalmente, ma è comprensibile, c'è da ritoccare la composizione del gruppo di lavoro cosiddetto politico, perché, dice Germani "Non può certo essere il PD a definire le scelte di rappresentanza del centrosinistra. E credo che lo stesso problema valga per la destra. Non è una questione di posti, noi siamo disponibili a rappresentare con una sola persona 10 consiglieri, ma ci sembra giusto che ci siano anche gli altri rappresentanti dei cittadini".
Insomma, sembra che la strada sia stata individuata, ora si tratta di percorrerla.
San Pietro Parenzo guidali tu.

Segue la nota del gruppo PD al Comune di Orvieto firmata dal capogruppo Giuseppe Germani.

La città che vogliamo

Il Sindaco Concina e la giunta del Comune di Orvieto hanno proposto alle forze politiche della città di costituire un "fronte civico" per realizzare una proposta di Bilancio di respiro triennale, tesa a modificare drasticamente lo stato dei conti del Comune.    

E' una proposta saggia, che riporta il confronto sui problemi reali e nelle sede proprie, sia istituzionali che politiche.

Il gruppo consiliare del PD, da tempo sollecitava uno scatto che ponesse fine alla campagna elettorale e alle conseguenti polemiche, e  permettesse di fare i conti con la particolare situazione politica che vede in Consiglio Comunale un Sindaco senza la sua maggioranza.

Già nella seduta del consiglio comunale del 9 dicembre 2009, il gruppo del PD aveva sostenuto fortemente che era necessario un patto civico per la città e conseguentemente la presa di coscienza da parte del Sindaco, che l'unica strada possibile per dare futuro alla città sia questa. Questa soluzione quindi non può che farci piacere.

Occorre però che il Sindaco coinvolga non solo tutti i gruppi presenti in consiglio comunale, ma anche tutte le istituzioni e gli enti che rappresentano gli assetti della città.

La grave condizione economica e sociale, nazionale ed inevitabilmente anche locale, con  lo stato dei conti del comune che non riescono più a sostenere il modello di sviluppo fin qui adottato, impongono di trovare una soluzione condivisa, che impegni un ampio schieramento a sostenere le scelte necessarie e a riprogettare la città che vorremmo nei prossimi anni.

Questa discussione non può avere un approccio esclusivamente "aziendalistico", è invece necessario concentrare l'attenzione su quale debba essere il ruolo del comune in una fase caratterizzata da questa grave crisi economica e sociale.

A nostro avviso, occorre esaltare tutti gli atti e i progetti che vadano nella direzione di contrastare gli effetti della crisi economica nei confronti dei cittadini e delle famiglie.

Questo vuol dire mantenere e se possibile ampliare nel bilancio quei capitoli che finanziano le attività sociali e i servizi.

Al tempo stesso, riteniamo che l'amministrazione possa mettere a disposizione progetti e risorse, per politiche che promuovano lo sviluppo e l'occupazione specialmente nel settore della salvaguardia del territorio e nello sviluppo di settori innovativi.

Valorizzare l'apparato comunale, facendolo diventare in molti settori punto di riferimento per l'intero comprensorio, e scelte amministrative tese a favorire lo sviluppo della green - economy e dell'economia della qualità potranno essere elementi qualificanti dei bilanci dei prossimi anni.

Se si inizia questo percorso, ci saranno tutte le condizioni per proporre un bilancio che abbia le risorse necessarie per recuperare il deficit strutturale e trovare quelle aggiuntive per le politiche di sviluppo.

 

Pubblicato il: 25/01/2010

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