Emergenza acqua, verso la normalità

ORVIETO - Emergenza acqua, verso la normalità: oggi saranno installati i filtri che riporteranno le percentuali di metalli pesanti a livelli accettabili, ma è necessario dare risposte scientifiche al fenomeno. Intanto, oggi riapre al pubblico la piscina comunale. Sono questi gli ultimi risvolti dell'emergenza idrica che da sabato 9 gennaio sta coinvolgendo circa 20mila persone nell'Orvietano per l'anomalo innalzamento dei livelli di ferro e alluminio nell'acqua. Si va, ora, verso la soluzione del problema. Questo, infattti, il bollettino diramato ieri dall'unità di crisi: "Continua il trend positivo dei dati - è detto - che evidenziano una presenza dell'alluminio ancora in percentuali minori, di poco al di sopra delle norme di legge. Si sta rapidamente tornando alla normalità. Questi dati positivi saranno ulteriormente e definitivamente normali dopo il montaggio e l'installazione dei filtri che sarà completata entro la prossima settimana. Ad Orvieto, già nella giornata di domani (oggi per chi legge, ndr), verranno iniziati i lavori per l'installazione dei filtri. Per Porano il montaggio dei filtri avverrà invece il prossimo 27 gennaio. Tuttavia, fino alla revoca delle ordinanze sindacali, restano in vigore tutte le norme di salvaguardia per la tutela della pubblica e privata salute". Sull'argomento si è riunita, martedì sera, anche la commissione Ambiente del Comune di Orvieto. Presenti anche alcuni rappresentanti delle associazioni ambientaliste - Altra Città, Cittadinanza Attiva, Wwf, Amici della terra, Ape, Il Cantiere, Cisa, Verdi regionale Assocommercio - che hanno chiesto ed ottenuto l'istituzione di un tavolo di confronto sul tema. È stata anche ribadita da più parti l'importanza di giungere quanto prima ad un chiarimento di natura scientifica sulle rfeali cause del fenomeno. In merito, il sindaco ha assicurato che, appena risolta la fase dell'urgenza, l'attenzione sarà concentrata in questo senso. Intanto, oggi riapre al pubblico la piscina comunale. Le vasche sono alimentate "prelevando l'acqua da una autobotte e non dall'acquedotto comunale", mentre resta non potabile l'acqua dei servizi igienici. A Porano, infine, il Pd fa polemica sulla tempistica e sulle modalità con cui il Comune ha affrontato l'emergenza. "Le persone anziane hanno saputo del problema con molto ritardo - affermano i dirigenti locali del partito - e hanno continuato a utilizzare l'acqua per parecchio tempo".