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Carlo Emanuele Trappolino sollecita il governo sulla dichiarazione dello stato di emergenza in Umbria e sul problema dell'inquinamento da metalli degli acquedotti orvietani

È questo il contenuto della nota che l'on. Carlo Emanuele Trappolino ha inviato al capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso

Sollecitare il riconoscimento dello stato di emergenza avanzato dalla Regione Umbria a seguito degli eventi alluvionali che hanno interessato il territorio regionale, e segnalare il grave problema dell'inquinamento da metalli che interessa una parte importante degli acquedotti dell'Orvietano e che determina un persistente stato di disagio tra la popolazione.

È questo il contenuto della nota che l'on. Carlo Emanuele Trappolino ha inviato al capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso.

L'eccezionalità degli eventi meteorologici - spiega Trappolino nella missiva - ha provocato ingentissimi danni all'agricoltura umbra e a beni privati, e creato situazioni di forte disagio sociale a causa della presenza di inquinanti nell'acqua potabile. È questo il caso di Orvieto e di alcuni comuni limitrofi dove,  per via della presenza di metalli (alluminio e ferro) sopra i limiti di legge, circa 20mila persone sono impossibilitate ad utilizzare i rubinetti di casa per bere o per svolgere alcune normali attività domestiche. Una situazione che ha costretto la popolazione a rifornirsi dalle autocisterne della protezione civile e che sembra destinata a permanere ancora per diversi giorni.  Il parlamentare umbro ha pertanto richiesto al Capo Dipartimento della Protezione Civile un suo specifico intervento per contribuire, d'intesa con le altre autorità competenti, all'individuazione di soluzioni atte a ripristinare, nel minor tempo possibile, la potabilità dell'acqua che arriva nelle case dei cittadini orvietani.

 

 

 

Pubblicato il: 17/01/2010

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