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L'UDC chiama la 'Politica' al capezzale del Comune

di Dante Freddi  Proposta di risanamento di bilancio del partito di Pizzo e Gnagnarini

foto di copertina

L'UDC orvietana fa appello alla Politica per affrontare e risolvere i problemi di bilancio del Comune.
Sabato mattina, alle 10,30, Palazzo dei Sette  ad Orvieto, si svolgerà una conferenza stampa in cui il partito di Pizzo e Gnagnarini offriranno ad Orvieto una proposta di risanamento del bilancio, secondo lo spirito di partecipazione e condivisione ribadito dall'assessore Romiti.
Scelte faticose e difficili che riguardano ogni aspetto della vita comune, dalla cultura agli eventi, dalla gestione del patrimonio  alle opere pubbliche non possono essere compiute senza la partecipazione di tutte le forze politiche, economiche e sociali e un conseguente voto finale unanime.
O Voto favorevole di tutti e niente. Questo ha sostenuto Romiti ieri in conferenza stampa di fine anno.
E' giusto.
Ma perché si possa raggiungere il risultato virtuoso bisogna limitare lo spazio dei teppistelli della politica, discutere e discutere e poi decidere, con qualche scapaccione capace di mortificare gli isterismi di parte, che ormai non possono avere spazio.
L'UDC si presenta con lo slogan Orvieto: si può fare.
Produciamo le slide che sintetizzano il progetto curato da Massimo Gnagnarini, che conclude con una annotazione di metodo politico :
" E' del tutto evidente che un patto tra i partiti necessiti di una visione e di un nuovo programma condiviso che potrebbe anche dover essere accompagnato da un rimpasto di giunta che, per l'appunto, sia la sintesi della presenza dei partiti che concorrono al patto. Così è la regola, questa, piaccia o no, è la Politica. Ogni altra formula sarebbe il frutto di meri tatticismi che finirebbero con il contrassegnare con l'opportunismo e nel personalismo più esasperato la storia di questa attuale consiliatura al Comune di orvieto. In ogni caso quel che ci appare oggi più improbabile è l'utilità di" non procedere",  ovvero l'instaurarsi di un esercizio incrociato, in Consiglio comunale, di due poteri di interdizione quale quello della maggioranza/opposizione di bocciare i provvedimenti della Giunta e quello della Giunta di ritirare e/o interdire i provvedimenti graditi alla Maggioranza/opposizione. Due veti incrociati, infatti, non costituiscono due utilità per la città".

Non so se i partiti orvietani vogliano e sappiano partecipare direttamente ad un governo della città e penso che non sia neppure necessario.  Vedranno.
E' invece utile e costituisce un richiamo prezioso alla discussione questa iniziativa dell'UDC, che va al di là delle chiacchiere e delle affermazioni di principio. Pizzo e Gnagnarini si giocano la faccia con lo studio e la proposta, senza gridolini di dolore per le malefatte di sessant'anni di sinistra, che ormai riconoscono anche i bolscevichi che un tempo si ingozzavano di bambini, cercando insieme di salvare quanto c'è ancora di buono  e creando nuove condizioni di sviluppo.
Questo vogliono tutti gli uomini di buona volontà.

Alcune delle slide confezionate da Massimo Gnagnarini per spiegare il progetto UDC.



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Pubblicato il: 15/01/2010

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