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L'8% della popolazione dell'Orvietano è di stranieri

E' la foto scattata agli stranieri dell'Orvietano dal "XIX rapporto sull'Immigrazione"

foto di copertina
ORVIETO - In dieci anni sono passati dall'1,2% sul totale della popolazione dell'Orvietano all'8,1%, arrivano soprattutto dall'Est Europa e dai Paesi Balcanici, ma anche dal Nord Africa e dal Sud Est Asiatico. Ecco la foto scattata agli stranieri dell'Orvietano dal "XIX rapporto sull'Immigrazione" presentato ieri pomeriggio a palazzo dei Sette. Lo studio, a cura della cooperativa sociale "Il Quadrifoglio", la Caritas di Orvieto-Todi e il forum del Terzo settore, analizza nel dettaglio i dati più significativi rilevati dallo sportello informativo sull'immigrazione, attivo sul territorio dal 2004. Per quanto riguarda i comuni dell'Orvietano e il suo comune più popoloso, Orvieto, la presenza dei cittadini immigrati extracomunitari, nell'ultimo decennio, è andata notevolmente aumentando. Il fenomeno immigrazione nel comprensorio era, nel 1998, piuttosto contenuto con una presenza complessiva di 497 cittadini stranieri residenti e un'incidenza pari all'1,2% sul totale della popolazione (un punto percentuale in meno rispetto al dato generalizzato degli stranieri residenti in tutta la regione dell' Umbria). Il dato è cresciuto lievemente nei due anni successivi, ma è raddoppiato e addirittura triplicato negli anni a venire, a partire dal 2002, superando ad oggi il dato delle 2.150 presenze rispetto ai soli cittadini extracomunitari residenti e delle 3500 unità rispetto al totale dei cittadini stranieri registrati nei 12 comuni del Comprensorio, dato comprendente anche i cittadini comunitari, con un'incidenza pari al 8,1% sul totale della popolazione complessiva. "L'aumento così netto della presenza dei cittadini stranieri nel nostro territorio è analogo a quello registrato su scala regionale e nazionale - spiegano i mediatori interculturali, Alessandro Lardani e Sandra Martelloni - ed è dovuto a diversi fattori tra cui la sanatoria del governo Berlusconi del 2002, gli ingressi per lavoro legati ai decreti flussi emanati dal governo negli ultimi 6 anni, l'aumento dei ricongiungimenti familiari e dei matrimoni misti, non ultimo la dichiarazione di emersione di lavoro domestico avvenuta nello scorso mese di settembre 2009". La presenza più rilevante fra gli stranieri è costituita dagli immigrati provenienti dall'Est-Europa (pari al 45% del totale), in particolare cittadini moldavi e ucraini e provenienti dalle Repubbliche Balcaniche: albanesi, macedoni e rumeni. Consistente è anche la presenza di Nord-africani (per di più marocchini, egiziani e tunisini) e di immigrati provenienti dall'Asia e dal Sud-Est asiatico (soprattutto Cina, India, Sri-Lanka, e anche Filippine). Da non trascurare il dato del continente americano con una presenza significativa di cittadini ecuadoregni, peruviani e statunitensi. Come nel resto d'Italia, specialmente nel Centro-Nord ed in particolare in Umbria, la presenza di immigrati nell'Orvietano è un mosaico di nazionalità. In Umbria se ne arrivano a contare ben 72, mentre nel territorio comunale di Orvieto le nazionalità rappresentate sono 63, di cui 20 appartenenti all'Unione Europea e 43 di tipo extra Ue.

Pubblicato il: 15/01/2010

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