Federconsumatori. Acqua potabile, vogliamo informazione

di Pasquale Graziani, referente di zona di FEDERCONSUMATORI

La vicenda orvietana della temporanea non potabilità dell'acqua distribuita pubblicamente pone una serie di interrogativi che devono essere immediatamente chiariti dalle autorità competenti.

L'ordinanza - alquanto scarna e lacunosa - del Sindaco di Orvieto è sola la parte finale di una vicenda che richiede chiarimenti. Innanzi tutto le autorità prioritarie (ASL e ARPA) cosa hanno scritto nel referto inviato al Gestore ed al Comune? Quali sono in realtà le percentuali di alluminio e ferro riscontrate nelle analisi, rispetto ai limiti regolamentari? Quando sono stati effettuati i prelievi e da chi? A quali rischi va incontro chi ha bevuto o continua a bere e ad adoperare acqua dell'acquedotto centrale?

Crediamo che una corretta informazione avrebbe dovuto dare queste risposte: risposte che noi vogliamo prima di subito. Non ci può essere festa o riposo sabbatico che regga di fronte ad un problema come quello scatenato da una vaga, ma altrettanto "ferrea" ordinanza che ha invaso, più della piena del Paglia, tutte le case dei cittadini costretti alla fila di fronte a contenitori ed autobotti sulla cui igienicità non abbiamo, neanche lì, certezze certificate.

Infine richiamiamo il Comune ad un proprio dovere anch'esso fondamentale per la tutela dei cittadini: il controllo sui prezzi dell'acqua in bottiglia. Ci veniva riferito in modo anonimo di un esercizio pubblico del Centro Storico che fa pagare un euro e mezzo una bottiglietta da 50 cl. ed allora cosa succederà nei supermercati locali lunedì?