Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Altra Città. Lettera aperta al sindaco di Orvieto

Preoccupazione per la politica urbanistica e suggerimenti per lo sviluppo

di Mauro Corba, portavoce di Altra città, associazione politico-culturale

La mancata approvazione del protocollo d'intesa con il comune di Roma costituisce una sconfitta per Concina e per la sufficienza con cui ha gestito argomenti scottanti pensando di approfittare del clima natalizio.
Il suo veemente intervento in Consiglio comunale, seppur comprensibile, ha denotato una caduta di stile anche per l'attacco portato agli organi istituzionali, come la Conferenza dei Capi Gruppo Consiliari e per l'
atteggiamento sprezzante nei confronti di alcuni Consiglieri.
E' inoltre ancor più grave aver deciso di non affrontare le pratiche urbanistiche iscritte all'ordine del giorno, evidenziando così la inaccettabile correlazione tra l'accordo con la capitale e la ulteriore espansione urbanistica di Orvieto che dovrebbe riguardare circa 7 ettari ed oltre 40.000 mc.,pari a 13.300 mq. di nuovo costruito, posti a monte di Ciconia in direzione di San Giorgio.
La ennesima "villettopoli" posta a base dello sviluppo della Città è una scelta strategicamente stupida, antiquata e perfettamente confliggente con le esigenze di riqualificazione dei centri storici e dei quartieri
dormitorio posti nelle periferie, peraltro decisa in un momento di crisi del settore edilizio ed immobiliare e di altri interventi di carattere abitativo già autorizzati (non senza le nostre vibranti proteste).
Spieghi a questo punto il Sindaco ai Cittadini orvietani perché ha inteso "inquinare" la discussione su possibili intese con Roma, a cui guardiamo con interesse, con la variante generale al PRG.o, che avrebbe sbloccato la nuova lottizzazione di San Giorgio e perché ha ritirato le pratiche urbanistiche dopo la bocciatura del protocollo con il comune di Roma.
In tutto questo non vediamo innovazione, ma perfetta continuità con metodi e scelte sbagliate del passato, per di più velato dall'ipocrisia di chi pensa di autoassolversi dichiarandosi contrario a speculazioni edilizie e colate di cemento.
Lo invitiamo infine a leggersi articoli e pubblicazioni dell'architetto Pier Luigi Cervellati, docente di riqualificazione urbana a Venezia, che da una parte critica lo svuotamento dei centri storici e l'omologazione degli spazi abitativi, lo "sprawl" edilizio (espansione a macchia d'olio delle periferie prive d'identità), la "non città" formata da "villettopoli", mentre dall'altra auspica di non fondare "nuove città",
bensì di risanare e curare ciò che è stato tumultuosamente costruito, imparando l'arte, tutta artigianale, del restauro e della manutenzione urbana e paesaggistica.
Per ridisegnare il territorio da oggi al 2015 - ha affermato recentemente il noto urbanista italiano - dobbiamo invertire la marcia rispetto quanto si è visto negli ultimi quindici anni, prendendo l'Alto Adige come modello. Risparmio energetico, rispetto dell'ambiente e riqualificazione ambientale hanno anche creato nuova economia. In Germania dicono che la città che cala nella sua estensione ha futuro: hanno ragione. Ciò significa - conclude Cervellati - che è necessario ripensare le città partendo da progetti di rigenerazione, come sta facendo la Germania nelle zone della ex Ddr o Londra lungo il Tamigi.
Signor Sindaco voglia gradire un nostro omaggio che Le consegneremo quanto prima: il libro di Cervellati L'arte di curare la città, sperando che vi trovi validi spunti per evitare scempi urbanistici.
Distintamente
Orvieto, 10 gennaio 2010

Pubblicato il: 11/01/2010

Torna alle notizie...