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Il Paglia esonda in più punti: chiusi i ponti dell'Adunata e di Allerona, strage di animali e danni ingenti alle colture

Il fiume Paglia e il torrente Chiani hanno tracimato in più punti. Completamente sott'acqua i campi tra Orvieto scalo, Ciconia, La Svolta.Distrutto il parco dei laghetti nel quartiere di Ciconia, aperta da ieri alle 14 la diga di Corbara. Strage di animali da cortile LE FOTO

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ORVIETO - Il Paglia esonda in più punti: chiusi i ponti dell'Adunata e di Allerona, strage di animali e danni ingenti alle colture, distrutto il parco dei laghetti nel quartiere di Ciconia, aperta da ieri alle 14 la diga di Corbara.

È questo un primo, sommario, bilancio, della perdurante ondata di maltempo che sta colpendo da settimane l'Orvietano e che, nella notte dell'Epifania, ha procurato danni per milioni di euro. L'ondata di piena è arrivata poco prima delle 4 di notte, quando il fiume Paglia ha toccato quota 7,10 metri, superando abbondantemente il livello di guardia di 6,10 metri. Immediata la chiusura al traffico veicolare del ponte dell'Adunata che è rimasto chiuso fino alle 5,30. Possibile solo il transito pedonale e di soccorso: il ponte rappresenta, infatti, l'unica via di collegamento con il Santa Maria della Stella. Non si sono, comunque, verificare emergenze sanitarie durante questo lasso di tempo. Chiusa anche la provinciale di Allerona e la provinciale Fabro - Ponticelli.

Il fiume Paglia e il torrente Chiani hanno tracimato in più punti: completamente sott'acqua i campi tra Orvieto scalo, Ciconia, La Svolta. Situazione critica anche ad Allerona e a Monteleone dove il fiume ha tracimato in località Santa Maria. La criticità maggiore si è registrata tuttavia sul ponte dell'Adunata, dove al mattino la piena era comunque scesa sotto i 5 metri, come riferisce la protezione civile del Comune di Orvieto che, coadiuvata da vigili del fuoco, polizia, carabinieri, municipale e uomini della Provincia, sta tenendo monitorando ininterrottamente la situazione. Per appena un metro e mezzo, non è stato sommerso il ponte che collega il plesso scolastico di Ciconia con il parco dei laghetti della Provincia di Terni, laghetti che sono andati praticamente distrutti. Divelte panchine, staccionate, camminamenti, la piccola attrezzistica per le attività sportive.

Nelle campagne orvietane non si contano i danni all'agricoltura ed è stata una strage di animali da cortile. Centinaia e centinaia di polli, conigli, anatre, ma anche gatti e pecore sono affogati travolti dall'ondata di piena. Nella giornata di oggi la Asl, dopo i primi sopralluoghi di ieri mattina, provvederà alla bonifica, d'intesa con i privati. Travolti anche cavalli e cani.

Ad Allerona un uomo di 35 anni, Alessandro Braciaglia, non ha esitato a buttarsi in un metro e mezzo d'acqua e fango per salvare Leo, il cagnolino di un'amica, rimasto a galleggiare, disperato, su una rotoballa di fieno che se lo stava portando via. Ma ad Allerona c'è anche chi è rimasto fuori casa, come Andrea Bartolino che, con la moglie e i bambini, ha cercato ospitalità da amici perché non ha fatto in tempo a rientrare prima della chiusura della provinciale. Ad Orvieto invece, alcune famiglie sono rimaste isolate per colpa di una frana, rimossa poi nella giornata di ieri, in località Fontana del Leone.

La protezione civile dell'Orvietano parla di una situazione di "moderata criticità" per le prossime 24 ore.

Il disastro rimette con urgenza all'ordine del giorno il problema del dilagante abusivismo nelle campagne, soprattutto ai piedi della Rupe. Stavolta a farne le spese sono state centinaia di animali. Bisogna aspettare che succeda anche di peggio perché qualcuno sani questa situazione?

Pubblicato il: 07/01/2010

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