È partita la rivoluzione al Santa Maria della Stella di Orvieto

ORVIETO - È partita la rivoluzione al Santa Maria della Stella di Orvieto, in attesa delle nomine del direttore generale della Asl Vincenzo Panella. A fine anno è scaduto l'incarico del direttore sanitari, Rita Valecchi (nella foto). La dottoressa folignate, specializzata in Igiene e Medicina preventiva e un curriculum composto da diversi master e un diploma di Formazione manageriale per direttore sanitario di azienda, era stata nominata nel 2007. In tre anni ha affrontato con caparbietà, in mezzo a mille asprezze, la difficile fase del riordino ospedaliero, lasciando una struttura in crescita. Anche se, come sempre, le polemiche al riguardo non mancano. Al posto della dottoressa Valecchi, adesso a tenere le redini dell'ospedale, fintanto che il nuovo direttore generale non deciderà sulle nomine, ci sarà il dottor Gianpiero Giordano, già responsabile del "progetto per la collaborazione e supporto alla direzione medico - ospedaliera per l'attuazione del programma di riorganizzazione del presidio ospedaliero".

Scoperta anche la dirigenza del distretto sanitario di via Postierla: il dottor Mario Sargenti, infatti, nei mesi scorsi è andato in pensione. Lo sostituisce, attualmente, nelle funzioni che gli erano proprie il dottor Giovannino Marchino, già responsabile del centro salute di Orvieto scalo e del "progetto per l'attivazione della continuità assistenziale tra ospedale e territorio dell'area orvietana (dimissioni protette)".

Sempre in tema di pensionamenti ce n'è stato un altro nei mesi scorsi, destinato a cambiare, dopo tantissimi anni, il volto di un ruolo importante. Quello di responsabile del personale infermieristico ospedaliero. Giuliana Cirica, figura storica per il Santa Maria della Stella, è andata in pensione. Al momento, la sostituisce il responsabile del personale infermieristico del territorio, Mauro Petrangeli.

Nel frattempo, si attendono le nomine del nuovo direttore generale della Asl, Vincenzo Panella. Anche se, a questo punto, non è improbabile che arrivino in primavera, dopo le elezioni regionali