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Domande brucianti a sindaco e assessori

A cura di Maurizio Conticelli. In occasione del Consiglio comunale del 28 dicembre 2009

foto di copertina

di Maurizio Conticelli

Al Sindaco
Il PRG.o (Piano Regolatore Generale - parte operativa), viene anche indicato come piano del Sindaco, in quanto fortemente ancorato al suo mandato.

Lo sblocco di numerose previsioni urbanistiche contenute nel PRG.s (Piano Regolatore Generale - parte strutturale), che la Giunta avrebbe stabilito nella seduta del 17 dicembre u.s. e che il Consiglio è chiamato ad adottare nella seduta odierna, prevede l'attuazione anche dell'ultima grande lottizzazione rimasta sin qui ferma (si tratta di circa 7 ha in loc. San Giorgio, con oltre 40.000 mc di nuovo costruito), oltre alla attuazione di nuove 11 "piccole zone residenziali" (vedi pag. 2 e successive della "Relazione generale"), sebbene la variante al PRG.s da cui discendono avesse inizialmente previsto, tra i criteri informatori del Documento programmatico, proprio la esclusione di nuovi insediamenti.

Le chiediamo a questo punto di spiegarci la coerenza di tali decisioni con i contenuti delle "Linee programmatiche" del suo mandato recentemente approvate dal Consiglio Comunale, con particolare riferimento al capitolo LAVORI PUBBLICI, URBANISTICA E ARREDO URBANO, ove si dice (vedi pag. 29) "Dobbiamo evitare nuove periferie per ridensificare il centro storico" e poi nello specifico paragrafo dedicato alla URBANISTICA dice (vedi pag. 33) "La ridensificazione del centro storico quindi, rappresenta uno degli obiettivi prioritari da raggiungere".

Faccio notare che il termine "ridensificazione", a nostro parere poco felice, fu utilizzato dal precedente Sindaco nelle "Linee guida per la riqualificazione e valorizzazione del Centro Storico", a cui fece seguito l'approvazione del discusso piano attuativo del Poggente, anche in quel caso denotando piena incoerenza tra il dire ed il fare.

Allora eravamo comunque in presenza di un PRG.o già sbloccato, mentre oggi siamo di fronte ad un piano da adottare.

Non commettiamo altri sbagli, ritiri la variante oggi in discussione!

 

All'Assessore all'Urbanistica
Mi soffermo ancora sulla variante al PRG.o sopra citata, per richiamare la sua attenzione su alcuni episodi assai discutibili relativi alle 11 " nuove piccole zone residenziali" (vedi pag. 2 e successive della "Relazione generale").

Le segnalo il caso 2) La Svolta, ove saremo costretti, con soldi pubblici, a realizzare una assurda variante alla S.S. Umbro Casentinese per consentire l'inserimento di una zona B2b, oppure il caso 7) della zona B1 tra la Chiesa di Ciconia e la Scuola Media, che vanifica ulteriormente le esigenze di riqualificazione di un'area strategica per le esigenze di miglioramento del traffico, dei parcheggi e della vivibilità dell'area scolastica.

In entrambi i casi le primarie necessità di rilevanza pubblica vengono sottomesse ai particolarismi di privati.

Le chiediamo a questo punto cosa c'entri Lei con queste "porcherie" urbanistiche.

La invitiamo di nuovo a visionare le osservazioni che furono a suo tempo avanzate da ALTRA CITTA' (http://www.altracitta.info/images/stories/urbanistica/PRG%20osservazioni.pdf) ed a riguardare le planimetrie allegate alla Relazione Generale di cui alleghiamo copia.

 

Al Vice Sindaco
Si è fatto carico di azzerare il Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Speciale Farmacia Comunale, dietro la spinta populistica e demagogica di vasti settori del PDL, per poi oggi proporre in Consiglio una soluzione che ridurrà di poco i costi di funzionamento dell'ex CdA (ci sarà invece una riduzione sensibile dei costi per i Revisori, ma non per scelta del governo locale, quanto per le decisioni prese a livello nazionale in tema di società partecipate, ecc.).

Sarebbe stato preferibile allora dire che i vari Settimi, Trinchitelli e Corba non Le erano simpatici: avreste fatto più bella figura.

 

Al Presidente del Consiglio Comunale
Le avevamo segnalato la opportunità di pubblicizzare le convocazioni anche delle Commissioni Consiliari, alle quali possono assistere i Cittadini, ma non abbiamo visto alcuna notizia in merito, mentre sembrerebbe che sia stato inserito nell'ordine del giorno del Consiglio Comunale odierno il punto relativo al protocollo d'intesa con Roma, senza il formale passaggio nella competente Commissione consiliare.

Le chiediamo a questo, scusandoci per la franchezza che sempre ci ha contraddistinto: con chi sta?

 

Una riflessione infine sull'accordo con Roma
Il problema non è ricercare nuovi "padrini" in quel di Roma o Viterbo, ma nemmeno di negare le naturali vocazioni del nostro territorio verso la Tuscia; è semmai prioritario ricollocare Orvieto e l'Orvietano nel contesto regionale umbro, per poi giocare con forza il ruolo cerniera che ci compete a contatto ed in accordo con le corrispondenti aree marginali delle regioni limitrofe.

Orvieto, 28 dicembre 2009
 

Pubblicato il: 28/12/2009

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