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Black out. Le cose sono andate così

Il coordinatore della Protezione civile dell'Orvietano ha presentato alla Prefettura ed alla Regione una relazione sul black out. Quello che funziona e quanto va perfezionato

Cronaca

Il coordinatore della Protezione civile dell'Orvietano Giuliano Santelli ha confezionato un documento inviato alla Prefetttuta ed alla Regione per rendere conto della situazione creatasi nel nostro territorio a causa del black out di domenica.

"L'ospedale comprensoriale- si scrive nella relazione- non ha avuto particolari criticità, il generatore di corrente è entrato immediatamente in funzione nel momento del black-out. La continuità di energia elettrica è quindi stata garantita, insieme agli altri servizi essenziali agli utenti ed ai pazienti.

Sarebbe necessario, per quanto riguarda i servizi sanitari nel territorio, avere un elenco delle Case di Cure per anziani, i pazienti in cura domiciliare utilizzanti macchinari elettromedicali (generatori di ossigeno respiratori automatici)."

Nel caso del servizio idrico "sono emerse criticità assolutamente necessarie di intervento. L'insieme della rete idrica ha necessità di gruppi di continuità, al fine di garantire il pieno funzionamento degli apparati elettromeccanici, (pompe di sollevamento) necessari all'erogazione continuativa di acqua. In particolare, per la Città di Orvieto, il suo suburbio, Ciconia, Sferracavallo, Orvieto Scalo, l'erogazione dell'acqua potabile avviene dal serbatoio del Sasso Tagliato. È necessario che la condotta proveniente dalle sorgenti di Sugano verso il Sasso Tagliato, sia dotato permanentemente di un generatore di corrente di almeno 60 kw. La condotta in oggetto è quella che serve l'Ospedale Comprensoriale e la Casa di Cura per Anziani Piccolomini Febei.

Con generatori di idonea potenza, tra 5 e 20 kw. si garantirebbe inoltre la continuità dell'erogazione idrica sull'intero territorio del comprensorio orvietano. Sottolineo come la continuità dell'erogazione, riduca la possibilità di "inquinamento" dell'acqua.

Stesso problema si presenta per il funzionamento dei depuratori. In particolare per il depuratore generale di Orvieto, circa 20.000 utenti, sono necessari 2 gruppi di continuità che garantiscano il funzionamento del "sollevamento generale" e la depurazione.

Nessun problema per la discarica comprensoriale, che è dotata di un generatore di corrente, con il quale si garantisce la continuità di energia elettrica per le pompe di sollevamento del percolato e il suo flusso verso le vasche di raccolta.

Lo stesso generatore fornisce energia alle vasche del sistema antincendio presente all'interno della discarica comprensoriale.

La Funicolare di Orvieto è servita da un generatore di corrente che garantisce l'arrivo della cabina alla stazione. Le scale mobili hanno tutti i percorsi illuminati con luci di emergenza. Gli ascensori pubblici sono dotati di meccanismi manuali che portano al piano.

La rete mobile Wind ha avuto un blocco totale per circa 7 ore. Tale rete, è quella utilizzata da tutta la pubblica amministrazione, ed in particolare dai reperibili del Gruppo Comunale di Protezione Civile.

Il servizio di Protezione Civile del Comune di Orvieto ha garantito con propri apparati radio le comunicazioni di emergenza. Sarebbe indispensabile che strutture di importanza prioritaria, Sanità, Acquedotti, Vigili del Fuoco, Forze di Polizia, in caso di emergenza si coordinassero in sede di C.O.M. Andrebbe potenziato il sistema radio, utilizzando in questi casi, pur mantenendo i contatti con proprie frequenze, un'unica frequenza radio.

E' da rilevare come sia stato fondamentale l'apporto dato anche in questo caso dal volontariato di Protezione Civile dell'orvietano.

Pubblicato il: 29/09/2003

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