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Orvieto Doc. Facciamo la storia, di nuovo

E' lo slogan dell'attesa campagna di rilancio della Doc. Lo scatto di reni arriva dal consorzio tutela dei vini di Orvieto che, ieri pomeriggio, presso la sala conferenze di palazzo Coelli sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, ha presentato l'iniziativa come si confà alle grandi occasioni

foto di copertina

ORVIETO - "Orvieto Doc. Facciamo la storia, di nuovo". Parte da questo slogan l'attesa campagna di rilancio della Doc. Una promessa comunicativa importante per quella che a tutti gli effetti ambisce a diventare la campagna di rinascita del vino locale. Lo scatto di reni arriva dal consorzio tutela dei vini di Orvieto che, ieri pomeriggio, presso la sala conferenze di palazzo Coelli sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, ha presentato l'iniziativa come si confà alle grandi occasioni. Presenti il presidente del consorzio, Corrado Bottai con i membri del cda, il direttore del consorzio Gianni Chiasso, l'assessore regionale all'Agricoltura, Carlo Liviantoni e il direttore generale della Cro, Luigi Mastrapasqua.

Affissioni stradali e aeroportuali, presenza su quotidiani e free press, internet. Il tutto per una campagna - i colori sono quelli del giallo paglierino del vino - che rinnova l'immagine dell'Orvieto, a partire dalla sua storia e che si declina in tre soggetti. "Non vogliamo raccontarvi la nostra storia, non ce ne sarebbe tempo. Preferiamo raccontarvi come ha apprezzato il nostro vino chi la storia l'ha fatta", recita il flyer della campagna. Ed allora ecco i tre soggetti sfruttati per l'azione pubblicitaria. Su simboliche etichette - ma il consumatore continuerà sugli scaffali quelle delle rispettive cantine - sono stampigliati i volti di Garibaldi, D'Annunzio e Signorelli involontari testimonial dell'Orvieto.

Il primo per avervi brindato prima della spedizione dei Mille, il secondo per averlo definito "Sole d'Italia in bottiglia" e il terzo per aver chiesto di essere pagato con l'Orvieto per i celebri affreschi della Cattedrale. La campagna, già partita da un paio di mesi (si segnala una pagina su Panorama di questa settimana), è stata realizzata grazie all'impegno, cospicuo, di Regione e Cassa di Risparmio di Orvieto - in tutto 400mila euro - ed è frutto delle indagini di mercato e della creatività di Studio Giannantoni, realtà umbra che si occupa prevalentemente di consulenze e di ricerca di finanziamenti per l'agro - forestale e l'agro - industriale e di Smark srl, società romana di marketing ed eventi.

"Quando le crisi sono grandi richiedono sforzi altrettanto importanti, c'era la necessità di una sinergia che coinvolgesse non solo i viticoltori, non solo gli imbottigliatori, ma tutto il territorio" ha affermato il presidente del consorzio Corrado Botti che ha sottolineato, con orgoglio, come si tratti della prima iniziativa del genere che il consorzio è riuscito a mettere in campo in tanti anni. Da controllore a promotore, così dunque - come è stato sottolineato - sembra cambiare, nel 2009, il volto del consorzio. In questo senso ha espresso parole di grande apprezzamento e ringraziamento anche l'assessore regionale all'Agricoltura Carlo Liviantoni che ha ricordato la politica di riorganizzazione avviata dalla Regione nel 2005 e di cui, ha detto, l'iniziativa orvietana rappresenta un "tassello importante". "Concentrarsi in poche cose e farle bene". È questa, infine, la testimonianza portata dal direttore generale della Cassa di Risparmio di Orvieto, Luigi Mastrapasqua che ha assicurato il supporto della banca di fronte a iniziative che rafforzino l'identità del territorio. "Non conoscevo Orvieto prima di venire a lavorare qui - ha detto - ma conoscevo il "brand" Orvieto".

Esattamente come conosceva la Doc la totalità del campione intervistato per l'indagine di mercato preliminare al lancio della campagna: mille individui (71% uomini e 29% donne) in un'età compresa tra 20 e i 70 anni. La sfida ora è trasformare i generici estimatori o semplici "conoscitori" in effettivi consumatori.

Pubblicato il: 17/12/2009

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