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Il Consiglio comunale boccia la mozione per l'stituzione di un registro per la raccolta delle dichiarazioni di Testamento Biologico

Maggioranza trasversale. Una nota di Donatella Belcapo che stigmatizza la divisione nel PD

Riceviamo e pubblichiamo questa nota del consigliere Donatella Belcapo a proposito del voto contrario del Consiglio comunale sulla proposta di istituzione di un registro per la raccolta delle dichiarazioni di Testamento Biologico. Maggioranza trasversale, che ci sembra comprensibile su un argomento in cui le implicazioni etiche non possono legare a fedeltà di gruppo.

Segue la nota del consigliere Belcapo.

La bocciatura da parte del Consiglio comunale di Orvieto delle mozioni, presentate dal Gruppo del PD e dal gruppo di Sinistra e Libertà, che chiedevano all'Amministrazione la possibilità di istituire un registro per la raccolta delle dichiarazioni di Testamento Biologico rappresenta un fatto grave che deve portare tutti ad una serie riflessione politica.

In particolare ritengo molto pesante il fatto che nella votazione sia stato determinante il voto contrario di alcuni consiglieri del Partito democratico e dell'estrema sinistra.

La proposta che avevamo formulato, in sintonia con quella che il PD sta portando avanti in tutte le istituzioni dove ha rappresentanza, avrebbe permesso l'istituzione di un registro telematico che avrebbe raccolto le libere dichiarazioni, attraverso la stipula  un documento legale,  che indichino  in anticipo i trattamenti medici che ciascuno  intende  ricevere o rifiutare in caso di incapacità mentale, di incoscienza o di altre cause che impediscano  di comunicare direttamente ed in modo consapevole con il proprio medico.  E' conosciuta anche come "Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari" e risponde:  al diritto formulato nell'art. 32 della Costituzione "nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge" e che  "la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana"; al "titolo 1, Dignità, art 3 Diritto all'integrità personale" della carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea; alla Convenzione sui Diritti Umani e la biomedicina di Oviedo del 1977.

La persona che redige un testamento biologico  nomina un fiduciario per le cure sanitarie  che diviene, nel caso in cui la persona  diventi incapace, il soggetto chiamato ad intervenire sulle decisioni riguardanti i trattamenti sanitari stessi.

Dispiace come ancora una volta il Partito democratico abbia perso l'occasione di assumersi la responsabilità di fronte a tanti cittadini che anche in occasione dell'ultimo congresso hanno chiesto con forza al Partito di trovare le giuste sintesi per poter parlare con  una voce sola nel rispetto delle posizioni di ognuno.

Evidentemente i buoni proponimenti dichiarati da tutti durante la campagna congressuale già sono stati dimenticati.

Di sicuro la nostra battaglia non si interrompe, già dai prossimi giorni torneremo, insieme al Partito democratico, agli altri partiti e a tanti cittadini, a riprendere la raccolta delle firme per poter presentare al Consiglio comunale di Orvieto una proposta di iniziativa popolare ai sensi dell' art. 65 dello Statuto del Comune di Orvieto.

Pubblicato il: 15/12/2009

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