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NOTIZIE CORSIVI

Pensiamo al futuro. Un patto di partiti e movimenti per sostenere Concina e i suoi

di Dante Freddi Chi a destra si comporta come fosse ancora minoranza e non sa cògliere l'opportunità storica creata da Concina e dagli istinti suicidi del PD, chi a sinistra spera di ripetere le disgraziate imprese degli ultimi anni, e non si rende neppure conto dell'errore, devono essere relegati a margine, isolati, disarmati

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"Non abitiamo forse in una città che attraversa una crisi epocale, determinata dalla debolezza degli uomini? Tutti, a sinistra, ma anche a destra, dovremmo evangelicamente riconoscere che abbiamo peccato in pensieri, parole, opere ed omissioni. C'è da risanare le finanze comunali, c'è da ricostruire i rapporti con le formazioni sociali, in primo luogo con le cooperative, c'è da approfondire idee e progetti fondamentali per il futuro, c'è bisogno di sacrifici e di speranze".

E' la conclusione del corsivo di Pier Luigi Leoni, che titola il suo pezzo "Patti chiari", con allusione al "patto per la città" lanciato da Giuseppe Germani.
Germani estende il suo "patto" alle forze che esistono sul territorio, economiche e culturali, Leoni chiama invece i partiti al loro dovere di mezzi costituzionali che dovrebbero tendere allo svolgimento della vita democratica.
Tutti e due mostrano sfiducia nella capacità dei partiti orvietani di generare politica, ma si rendono conto che non ci sono vie alternative al coinvolgimento dei partiti.
Diversamente non se ne esce. L'altra possibilità di governare è l'inciucio, con quello che implica e con lo squallore che si porta dietro e si riflette su tutti.
E' ovvio che per costruire patti è necessario avvicinarsi alla sensibilità degli altri e quindi finirla con la tiritera delle colpe del centrosinistra, da una parte , e, all'opposto, con la minaccia di atteggiamenti muscolari fondati sui numeri.
Archiviato e compreso il passato, l'esperienza che ne proviene va utilizzata per redigere uno straccio di futuro.
Questa linea di comune buonsenso non è però accettata da tutti e le resistenze sono robuste sia a destra che a manca.
C'è qualcuno di destra che si aspettava di vedere il sangue scorrere, ovviamente in modo figurato, e non è avvenuto. A sinistra qualcuno pretende l'affermazione della maggioranza, che tra l'altro non sappiamo neppure se ci sia perché, tra assenze e astensioni, non si è mai provata in un braccio di ferro e non ha tentato, responsabilmente e prudentemente, di verificare i numeri.
Qualcuno a destra garantisce che almeno tre consiglieri PD sarebbero per appoggiare Concina, qualche altro che almeno tre nel centrodestra e assimilati sarebbero per non appoggiare Concina.

La confusione si può dipanare soltanto con la chiarezza, escludendo mezze figure che tentano di millantare e che esistono soltanto quando c'è l'humus adatto per la crescita di parassiti e mestatori.

Vedo una sola soluzione, la ribadisco, spero si realizzi. Che i partiti orvietani e Orvieto Libera si assumano la responsabilità di appoggiare il sindaco e ed i suoi assessori, per risanare bilancio e disegnare un progetto condiviso di Orvieto e l'Orvietano, coinvolgendo gli altri comuni e quanti sul territorio sono disponibili.

Chi a destra si comporta come fosse ancora minoranza e non sa cògliere l'opportunità storica creata da Concina e dagli istinti suicidi del PD, chi a sinistra spera di ripetere le disgraziate imprese degli ultimi anni, e non si rende neppure conto dell'errore, devono essere relegati a margine, isolati, disarmati.
Non c'è posto per politicanti di terz'ultima fila che comprendono soltanto la liturgia della politica e seguono l'odore delle proprie ambizioni, ci vuole entusiasmo, fantasia, carità.

Dopo, tra qualche giorno, perduta questa opportunità, il "diluvio".

San Pietro Parenzo, prega per noi.

Pubblicato il: 15/12/2009

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