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Nessuno spara sul pianista

Approvate le lineee programmatiche del sindaco Concina. Astensione critica della maggioranza-opposizione. Che ha ricordato al sindaco che è maggioranza e non ci sta a continuare nel ruolo del penitente. Un passo avanti per Còncina, verso il bilancio 2010. Ma con un'orchestra che stecca, seppure nessuno abbia sparato sul pianista virtuoso, lo spettacolo è ugualmente scadente

foto di copertina

ORVIETO - "Concina è stato scelto dagli orvietani e ha diritto di governare, ma gli mancano i numeri e, a volte, anche le idee, per questo c'è bisogno di un patto civico per la città, da mettere in campo subito, a partire dal preventivo 2010".

 

Dalla bocca del capogruppo del Pd Giuseppe Germani sono uscite le uniche parole che hanno di fatto dato una leggera scossa alla seduta consiliare senza sorprese che è servita ad approvare, ieri pomeriggio, le linee programmatiche del sindaco Toni Concina.

Le linee di mandato presentate con considerevole ritardo - il sindaco si è scusato confidando nella "comprensione" del consiglio - sono passate con l'astensione del Pd. Risanamento del bilancio, energie, ambiente, turismo, casermone: tutto quello che era già ampiamente noto, perché inviato via mail ai capigruppo e già pubblicato sui giornali. Unica novità: il sindaco ha annunciato che la commissione per l'apertura delle buste della Piave si riunirà il prossimo 16 dicembre. Che il consiglio si aspettasse di più, è stato evidente.

D'altro canto lo stesso Angelo Ranchino (Orvieto libera") ha parlato di linee "in attesa di una specificazione di dettaglio".

 

Meno diplomatici, visto il diverso ruolo, Loriana Stella ("almeno la tempistica sulla Piave e una soluzione tra concessione e vendita sarebbe stato doveroso esplicitarle, nelle linee illustrate non c'è il programma dei prossimi 5 anni ma neanche del prossimo anno", ha detto) e Giuseppe Germani. "Discorsi generici, il solito elenco di cose già dette, riproposizioni di cose già viste, solo interventi settoriali, nessun disegno strategico", non ha lesinato critiche il capogruppo del Pd che vede all'orizzonte il pericolo del dissesto e quindi del commissariamento.

 

Germani ha ammesso le responsabilità del centrosinistra ma ha anche invocato la necessità di "evitare la catastrofe finale del commissario che agirebbe con una logica liquidatoria. Gli orvietani hanno già provato ad affidarsi ad un soggetto "esterno" - ha detto Germani riferendosi al sindaco Concina - ma i pochi mesi di amministrazione sono bastati per capire che i miracoli non li fa nessuno, di questi tempi". Di qui l'appello a costruire in maniera trasversale un nuovo progetto per la città, in grado di coinvolgere tutti i "poteri", economici, culturali e istituzionali: banco di prova il preventivo 2010.
Chiarissima a proposito il consigliere Maria Antonella Annulli, che ha dichiarato che non ci sta più a spargersi la cenere sui capelli a pentimento del debito del Comune. O si giunge chiaramente e alla luce del sole ad un cosiddetto "patto per la città" o sarà costretta a comportarsi di conseguenza. Insomma, la prossima volta, se si continuasse a parlare senza coinvolgere i partiti, i gruppi consiliari e la città su azioni concrete, la sua astensione non sarebbe garantita.

Anche Evasio Gialletti, astenuto, ha evidenziato la mancanza nel programma di contenuti essenziali, dalla Piave alla politica delle infrastrutture, ed ha chiesto il coinvolgimento dei gruppi sui grandi temi.

 

Un passo avanti per Còncina, verso il bilancio 2010.
Ma con un'orchestra che stecca, seppure nessuno abbia sparato sul pianista virtuoso, lo spettacolo è ugualmente scadente.

Pubblicato il: 10/12/2009

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