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Pista del ghiaccio, pioggia di esposti

Dopo le polemiche arrivano le carte bollate, in procura e in Sovrintendenza. Intanto la prevista apertura della pista per la giornta di oggi è rinviata.

foto di copertina

 

ORVIETO - Un esposto in procura per violenza privata e uno alla Soprintendenza per danni ai monumenti. Ma la protesta di un residente di piazza Duomo non si fermerà qui, Pasqualino Pragliola, 64 anni con un'invalidità certificata del 75%, sta scrivendo anche al Prefetto e all'Arpa. Per cosa? Ma per la contestata, e altrettanto da altri amata, pista del ghiaccio che in queste ore sta aprendo ufficialmente al pubblico sulla piazza della Cattedrale. Dopo un anno di "esilio" in piazza Cahen, quest'anno la struttura che fa la felicità di tanti grandi e piccini ma anche di molti commercianti è stata, infatti, "riammessa" in piazza Duomo. Con immancabile codazzo di polemiche. C'è chi ha chiuso stizzito per ferie per evitare discussioni e presunte cadute a picco degli affari e chi come il ristoratore Luca Fratini (Vinosus) minaccia ricorsi al tar.

 

Adesso però la questione del ghiaccio sembra farsi davvero scottante. Il signor Pragliola, al civico 11 di piazza Duomo, protesa sia per il disagio personale che sarebbe costretto a subire, sia per presunte irregolarità dell'impianto: dall'approvvigionamento dell'acqua, alla conservazione del glicole etilenico che alimenta la struttura. Ma andiamo con ordine. "Già due anni fa la situazione fu drammatica - esordisce il sessantaquattrenne - in primo luogo per il freddo: in virtù dell'irraggiamento la temperatura, infatti, si abbassa fortemente con l'effetto che, due anni fa, ho dovuto tenere il riscaldamento acceso 24 ore su 24. Inoltre - aggiunge Pragliola - la frequentazione di bambini e genitori, in spazi così angusti (quest'anno la pista è anche più grande) mi impedisce di fatto di caricare o scaricare bagagli". Ma le proteste di Pragliola non si limitano alla sfera strettamente personale. Proteste per le quali ha, comunque, scritto alla procura ipotizzando la violenza privata e ha iniziato dal 6 novembre un carteggio a senso unico con il Comune - sindaco e assessori - al quale avrebbe risposto, per altro senza conseguenze tangibili, soltanto l'assessore Roberta Tardani.

 

"Il Comune non ha fatto alcuna indagine preventiva tra i residenti prima di autorizzare la struttura" rimprovera Pragliola. Ma il residente di piazza Duomo adombra sospetti anche sulla regolarità dell'impiantistica. "In primo luogo, il Sii mi ha confermato che non è regolare l'utilizzo dell'acqua potabile (della fontanella pubblica, in fondo a piazza Duomo, ndr) per creare il ghiaccio, per questo stamani ho richiesto l'intervento della municipale".

 

Ma non basta. "Accanto alla pista sono collocati due contenitori da 300 chilogrammi di glicole etilico, una sostanza altamente tossica. I recipienti, a mio avviso, sono custoditi in maniera tale che chiunque potrebbe inalarli o versarli, specialmente di notte. A quanto mi risulta, infatti, non c'è una guardiania notturna". Pragliola  insinua dubbi anche sulle condizioni di sicurezza degli impianti elettrici. Insomma, una battaglia a tutto campo che, a detta del cittadino, vedrà coinvolti a breve anche il prefetto e l'Arpa. Già interessata, invece, come detto, la Soprintendenza. "Freddo umidità e vibrazioni non credo siano un toccasana per i monumenti".

 

Intanto la prevista apertura della pista per la giornta di oggi è rinviata. Agli organizzatori manca per il momento il permesso della Soprintendenza.

Pubblicato il: 08/12/2009

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