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Rapina ad un distributore di benzina. Arrestati due ragazzi dell'Orvietano

Il ventisettenne della pompa di benzina che, nel tempo, ha subìto un numero indecifrato di rapine, non si è perso d'animo e ha rincorso i rapinatori, segnandosi bene a mente la targa del veicolo. Così in manette sono finiti Stefano Cossu, 30 anni di Allerona e Francesco Mosconi, di 33, di Castel Giorgio

STEFANIA TOMBA ORVIETO - È andata male a due disoccupati trentenni, uno di Allerona e uno di Castel Giorgio, che nella tarda serata di mercoledì avrebbero rapinato il distributore Icm in località la Capraccia, a due passi dall'autovelox "killer" che tante vittime ha fatto nell'Orvietano. I due, fuggiti con un bottino di 900 euro (recuperati per due terzi), sono finiti in manette meno di un'ora dopo, grazie all'intervento dei militari della stazione di Orvieto e, soprattutto, grazie alla pronta reazione del benzinaio, un ventisettenne che non ha esitato a rincorrere i due rapinatori, armati e con passamontagna, e che ha tenuto a mente la targa della vettura utilizzata per il colpo, una Fiat Panda bianca, vecchio modello. È così che è stato possibile diramare subito le ricerche e intercettare i due sulla Umbro - Casentinese, all'altezza di Buonviaggio, mentre - probabilmente dopo aver fatto tappa a Castel Giorgio per lasciare l'arma giocattolo - si dirigevano ad Allerona. Addosso avevano ancora quello che è ritenuto l'incasso rubato al benzinaio, o almeno 600 di quei 900 euro. Parte dei soldi i militari li hanno trovati nascosti dentro i calzini di uno dei due arrestati. In manette sono finiti Stefano Cossu, 30 anni di Allerona e Francesco Mosconi, di 33, di Castel Giorgio. Entrambi sposati e senza un lavoro fisso. Pare non fossero del tutto sconosciuti alle forze dell'ordine. Un colpo da dilettanti? Sembra proprio così, a partire dall'auto scelta per il colpo, di proprietà di uno dei due. Forse i trentenni speravano di cavarsela per la vicinanza tra il distributore e le rispettive abitazioni. Fatto sta che intorno alle 19,30 di mercoledì sera, armato della pistola giocattolo - simile in tutto e per tutto a quella in dotazione alle forze dell'ordine - e con passamontagna, uno dei due avrebbe minacciato l'addetto al distributore, facendosi consegnare l'incasso della giornata. Poi via con i 900 euro. Il ventisettenne della pompa di benzina che, nel tempo, ha subìto un numero indecifrato di rapine, però non si è perso d'animo e ha rincorso i rapinatori, segnandosi bene a mente la targa del veicolo. Inseguiti dapprima dai militari di Montefiascone, i due sono stati intercettati di carabinieri della stazione di Orvieto che hanno fatto scattare le manette. Rapina a mano armata, l'ipotesi di reato per la quale adesso si trovano dietro le sbarre di via Roma.

Pubblicato il: 04/12/2009

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