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Grande uva, scarsa quantità, pochi affari

In giro per cantine, alla Covio, da Tomassini, da Mearelli. Tutti d'accordo sull'eccellenza delle uve. Ma la qualità non ripaga sempre il raccolto scarso

Cronaca

Grande uva, matura e sana, vino buono, un'annata importante per la qualità.

La produzione è invece scarsa, la "secca" estiva ha falcidiato il raccolto, soprattutto nelle aree in declivio. Antonio Mearelli, azienda agricola a Castellonchio, è soddisfatto per l'uva eccezionale, ma la quantità è diminuita nelle sue vigne di oltre il 30%. "Chi vinifica e commercializza in proprio può rifarsi della perdita quantitativa facendo pagare la qualità-sostiene Mearelli- ma chi vende l'uva ha poche possibilità di recupero economico. Paradossalmente, potrebbe dirsi più remunerativo un anno pessimo anno per l'uva, come quello scorso". Riccardo Tomassini ha le vigne di famiglia ad Allerona e vinifica nella propria cantina. È soddisfatto, l'annata è ottima, l'uva bianca ha un colore intenso, dove si è raccolta un po' d'acqua i grappoli sono rigogliosi. "La scarsità del raccolto sarà recuperata dalla qualità", afferma Tomassini.

La stessa analisi è quella della Covio, una grande cantina sociale. Il presidente Andrea Muzi, che ha una visione più ampia della sitazione, ribadisce l'eccellenza della qualità e la scarsità della produzione.

Tra qualche mese verificheremo sapore e profumi del vino di questa anomala stagione.

Intanto i mosti fanno presagire risultati eccellenti.

Pubblicato il: 26/09/2003

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