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Al teatro Santa Cristina di Porano grande successo dell'avvio di stagione

Prossimo appuntamento sabato 5 dicembre alle ore 21,15 con l'ensamble di musica medievale e rinascimentale Orientis Partibus

di Federico Fabiani

Quella di domenica scorsa è stata una serata rara da trovare nel territorio. Per la qualità e per il numero di artisti, tutti di chiara fama mondiale. Un messaggio dritto al cuore delle nostre emozioni, dall'udito alla vista, che dava brividi sulla pelle. Una serata in cui si sono alternati momenti intensi di riflessione e momenti ironici su temi importanti. Scelta ben riuscita quella dell'Ammnistrazione e del neo eletto direttore artistico del Santa Cristina, Stefano Benini, di portare in scena un autore, Puccini, che racconta in prima persona delle sue eroine, personaggi complessi e umani, investite di pathos e di tante diverse sfaccettature. Un autore che ha dovuto "ucciderle quasi tutte" - ironizza Sandro Cappelletto, scrittore e musicologo, che ha curato non solo la regia ma anche la narrazione. Ebbene sì, tanto ci vuole per commuovere un pubblico sempre più disparato.

Si chiamano Mimì, Tosca, Manon, Turandot, le donne alle quali dà vita e voce il soprano Michela Sburlati di cui la dicono lunga le sue numerose interpretazioni delle opere liriche più belle mai scritte al mondo. Muore l'eroina pucciniana e gli applausi salgono, perché per arrivare a questo finale tanto ci siamo immersi nell'avvincente storia che non è più solo un melodramma, solo un motivetto da cantare in macchina, ma la celebrazione di grandi gesta e della speranza di vivere una vita romantica come quella, magari dal finale un po' meno tragico. "e non ho amato mai tanto la vita" grida, non solo con la voce, ma con tutto se stesso, il maestro Elio Pandolfi, garanzia di eccellenza nell'interpretazione dei testi, questa volta inusuali, chiave di un melodramma al quale fa eco la forza prorompente di Claudio Di Segni, tenore dal curriculum fitto di esibizioni nelle capitali più note al mondo. Commozione che fa vibrare il "core". Ieri come oggi, al Teatro alla Scala come a Porano.

Partono gli applausi del Santa Cristina, la prima fila si alza: la scrittrice Susanna Tamaro, lo scenografo Enrico Medioli, la critica d'arte Marianna Crocenti, il direttore artistico del Teatro Boni di Acquapendente Andrea Brugnera, il sindaco del Comune di Porano Giorgio Cocco, il sindaco del Comune di Orvieto Toni Concina e signora, l'assessore alla cultura Luciana Olimpieri, poi a seguire tutta la platea. Un solo rammarico: il non aver potuto garantire l'applauso di almeno altri quattro ordini e una platea da duecento posti!

Prossimo appuntamento sabato 5 dicembre alle ore 21:15 con l'ensamble di musica medievale e rinascimentale Orientis Partibus.

Pubblicato il: 25/11/2009

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