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ALCOOL E GIOVANI. Se ne parla a Castel Viscardo

Venerdì 27 novembre alle ore 17 presso la ex sala consiliare del Comune di Castel Viscardo in una iniziativa promossa dal Centro Salute di Monterubiaglio

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Se ne parlerà venerdì 27 novembre alle ore 17 presso la ex sala consiliare del Comune di Castel Viscardo in una iniziativa promossa dal Centro Salute di Monterubiaglio, diretto dal dr. Antonio Bergami in collaborazione tra Distretto n. 3 della ASL n. 4 diretto dal dr. Mario Sargenti ed il Comune di Castel Viscardo.

Nell'occasione verranno presentati anche i dati di una rilevazione effettuata nel 2003 relativa al fenomeno di "abuso di alcool" nel mondo giovanile, rilevazione sulla percezione del fenomeno nei giovani condotta in due istituti superiori di Orvieto, Liceo Classico ed Istituto d'Arte. Delle cause e delle conseguenze individuali e sociali dell'abuso di alcool  si parlerà in questa iniziativa, rivolta soprattutto ai giovani, ai genitori ed agli educatori.

L'Organizzazione mondiale della Sanità stima che sono gli incidenti stradali la prima causa di morte nei giovani adulti sotto i 40 anni.
L'Unione europea ha chiesto a tutti i governi di mettere in atto azioni e misure per ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2010.

L'Olanda, il Regno Unito e la Svezia contano il minor numero di morti per milioni di abitanti (45-50) mentre l' Italia con 87 morti è  perfettamente in linea con quella che viene definita la media europea.
Dal 2000 al 2007  in Italia i morti sono passati da 7061 a 5131 con una diminuzione complessiva del 27,3%. (secondo i dati Istat-Aci).
Anche nel 2007 si sono avuti il 3% di incidenti, il 2,1 % di feriti e il 9,5% di morti in meno rispetto al 2006. E anche nel 2008 si è verificato il 9% in meno di incidenti stradali rispetto al 2007, con una diminuzione del 5,8% di quelli mortali (dati Polizia-Carabinieri).
Tra i conducenti morti in seguito ad incidenti stradali i più colpiti sono i giovani. Il più alto numero di morti nel 2007 (432) si è avuto nella fascia di età  25-29 anni e di questi  i maschi sono circa il 94%.
Il venerdì ed il sabato notte si verificano il 44,6 %  del totale degli incidenti notturni della settimana mentre i morti e i feriti del venerdì e sabato rappresentano rispettivamente il 44,4% ed il 46,5%.

Tirando le somme: l'aumento dei controlli e delle sanzioni ha avuto risultati apprezzabili. Ma i dati sono ancora spaventosi. La repressione da sola non basta a prevenire gli incidenti stradali, servono anche informazione e prevenzione.

Responsabile del 9% della spesa sanitaria nei Paesi europei e uno dei fattori di rischio più elevati per la salute dell'uomo, l'alcol è oggi una delle principali cause di mortalità e morbilità. Il consumo di prodotti alcolici e di sostanze psicoattive che possono portare a dipendenza, produce danni non solo al bevitore ma anche alle famiglie e al contesto sociale allargato, in quanto può indurre comportamenti violenti, abusi, abbandoni, perdite di opportunità sociali, incapacità di costruire legami affettivi e relazioni stabili, invalidità, incidenti sul lavoro e sulla strada.

Politiche e azioni di salute pubblica mirate a ridurre i danni causati dall'alcol sono quindi considerate di massima priorità. Per promuovere azioni e coordinare programmi e strategie anti-alcol negli stati membri, l'Ufficio regionale europeo dell'Oms ha emanato nel 1992 un piano d'azione europeo (Paea). Nel 1995, la conferenza "Salute, alcol e società", che si è svolta a Parigi, ha adottato la Carta europea sull'alcol, che stabilisce principi etici e strategie alla base dello sviluppo di politiche e programmi specifici nella lotta al consumo di alcol. La carta è stata sottoscritta da tutti gli stati membri nella regione Europea dell'Oms. La stessa Oms-Ue ha prodotto Salute 21, un documento di salute per tutti, il cui target 12 recita "entro l'anno 2015, gli effetti negativi per la salute derivanti dal consumo di sostanze che producono dipendenza come il tabacco, l'alcol e le droghe psicoattive dovrebbero subire una riduzione significativa in tutti gli Stati membri".

Nel corso dell'Assemblea mondiale della Sanità, a fine maggio 2005, l'Oms ha adottato una risoluzione sui problemi di salute pubblica causati dal consumo dannoso dell'alcol. Importantissimi sono i punti salienti della risoluzione con i relativi documenti Oms contenenti i dati sull'alcol e le patologie alcol-correlate.

Sono più di 20mila i morti ogni anno in Italia per abuso di alcol e per problemi alcol-correlati, secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute. L'alcol è la causa di quasi la metà delle morti sulla strada, in seguito a incidente stradale, prima causa di morte per gli uomini sotto i 40 anni. Preoccupante, in particolare, il dato che indica un incremento nel numero di consumatori e consumatrici di bevande alcoliche fuori pasto nella fascia di età tra i 14 e i 17 anni.

Di tutto questo parliamone insieme il 27/11/2009 a Castel Viscardo ex sala consiliare alle ore 17,00.

Pubblicato il: 25/11/2009

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