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Gianni Mencarelli, cittadino attivo, propone una sua nota intorno all'arredo della città e nota che potrebbero esserci figli e figliasti. Noi ne aggiungiamo un'altra e la rubrica "Bello e brutto" è aperta

foto di copertina

La foto presenta una struttura presa a campione e a caso. Non sembra certo coerente con il regolamento comunale di recente varato che vieta tendaggi  a chiusura laterale, ma sicuramente all'epoca dell'installazione l'opera era rispettosa delle norme vigenti, tanto è vero che ha ottenuto un permesso permanente, evidentemente come abbellimento alla piazza circostante.

Un altro esempio di bel vedere  che in città non mancano e che contribuiscono a migliorare l'aspetto monumentale di Orvieto.

Ora signor assessore non sembra che per equità sia giusto azzerare tutto, ma proprio tutto e ricominciare a ragionare come dovrà essere la nostra città, oppure ognuno con i sistemi di sempre potrà ottenere anche cose diverse l'una dall'altra, "a secondo do dà"  come si diceva in un famoso aneddoto orvietano?
Caro direttore sarebbe interessante aprire un blog sul suo giornale dove i cittadini, ovviamente firmandosi, potranno mettere in evidenza le cose che non vanno, oppure stranezze che meritano un po' di attenzione,  insomma facciamo parlare la gente anche attraverso le immagini che potranno contribuire a migliorare la nostra città, usiamo gli occhi di un turista per evidenziare bellezze e brutture, con la speranza di eliminare quest'ultime.

Un cordiale saluto,

Gianni Pietro Mencarelli cittadino attivo.

 

A disposizione di chi vorrà partecipare. Rubrica aperta, sarà denominata "Bello e brutto". Intanto offro un piccolo contributo.

La foto che propongo sopra l'ho scattata qualche sera fa e mostra come la città si prepara a ricevere la gente di Umbria Jazz Winter, la nostra vetrina più importante. Il porticato della chiesa di Sant'Andrea, già appesantito da decenni con un negozio di fiori, ormai divenuto incomprensibilmente storico, è stato ulteriormente occupato da un baldacchino spaventoso dentro cui è conservata un'auto. Fuori c'è anche una casetta di legno, aberrante. La tensione a rovinare quell'angolo di città non è di oggi, ma speriamo che non sia anche di domani.
Via tutto. Il portico è da far vivere alla gente, che è la funzione per cui è stato costruito.
Dante Freddi

Pubblicato il: 23/11/2009

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