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Macchinetta cambia soldi, i conti non tornavanao mai. Furto ad un bar

Tre uomini avrebbero messo in piedi una piccola banda specializzata in questo genere di reati. Il copione per svuotare le macchinette cambia soldi sarebbe stato sempre lo stesso

di STEFANIA TOMBA

ORVIETO - Non riusciva mai a far quadrare i conti della macchinetta cambia soldi. In partica i soldi in carta e quelli in moneta non coincidevano mai. E a forza di ammanchi alla fine il gestore di un bar orvietano ha fatto denuncia alla polizia. È così che adesso il commissariato di Orvieto ha portato a galla ripetuti furti ai danni del locale, arrivando a denunciare tre persone. Si tratta di due cittadini rumeni di 27 e 24 anni e di un cittadino marocchino di 22, tutti provenienti dal Perugino. I tre amici avrebbero messo in piedi una piccola banda specializzata in questo genere di reati. Il copione per svuotare le macchinette cambia soldi sarebbe stato sempre lo stesso. In pratica, dopo essere entrati nel bar uno di loro sui metteva a giocare alle "slot machine", gli altri sarebbero entrati ed usciti dal locale varie volte, assistendo il giocatore. Poi quando vedevano che il momento era propizio, passavano all'azione. Secondo quanto accertato nel corso delle indagini dalla polizia, infatti, i tre sarebbero riusciti di volta in volta a prelevare tutte le monete custodite all'interno della macchinetta cambia soldi, utilizzando un congegno meccanico che permetteva di aprirla e di prelevare tutto il contenuto senza lasciare alcun segno di effrazione. Con questa tecnica sarebbero stati effettuati diversi furti, per un ammontare complessivo dichiarato di 1500 euro. Il gestore del bar non poteva non accorgersene in quanto come detto, i conti non ribattevano mai. Tuttavia il fatto di non trovare alcun segno di scasso sulle macchinette lo lasciava letteralmente interdetto. I sospetti sui tre stranieri però c'erano. E infatti le indagini della polizia si sono mosse proprie sulla base di un numero di targa che il gestore del bar era riuscito ad annotare in una delle ripetute visite all'interno del suo locale dei tre individui. Di qui ad identificare i presunti responsabili dei furti il passo è stato breve. La polizia ha anche scoperto che i due rumeni e il marocchino non sarebbero stati nuovi a questo tipo di attività. Tutti infatti vantavano precedenti specifici. La polizia li ha individuati grazie ad un lavoro di intreccio di dati e di fotografie presenti in banca dati, nonché alla collaborazione del gestore del bar. Un sistema quello dei tre, denunciati per furto aggravato e continuato, di certo più grossolano ma non meno efficace di quello in cui sono specializzati i cinesi che truccano invece le slot machine. Tempo fa nel mirino finirono invece le slot machine con un'ondata di cinesi. Pare infatti che questa macchinetta vada in "tilt" nel momento in cui il tasto del raddoppio veniva premuto in continuazione. In questo senso i cinesi sfrutterebbero un bug del software, ottenendo vincite mirabolanti. Anche nell'Orvietano si sono verificati molti episodi del genere.

Pubblicato il: 19/11/2009

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