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Napoletani, vendevano motoseghe in milanese. Allontanati dal territorio

La vendita porta a porta ha destato il sospetto dei carabinieri sia perché le motoseghe venivano proposte con una certa insistenza anche ad improbabili clienti anziane sia per i precedenti che gravavano su entrambi gli individui

ORVIETO - Distinti, con potenti auto prese a nolo, accento milanese, tradito a tratti da un inconfondibile cadenza meridionale, e con tanto di valigetta 24 ore in bella vista sul sedile. Così due napoletani sono stati allontanati dall'Orvietano, con altrettanti fogli di via, mentre cercavano con una certa insistenza di piazzare, casa per casa, motoseghe di provenienza cinese.  Il tutto ovviamente a prezzi stracciati.  Solo che la vendita porta a porta ha destato il sospetto dei carabinieri sia perché le motoseghe venivano proposte con una certa insistenza anche ad improbabili clienti anziane sia per i precedenti che gravavano su entrambi gli individui in questione. Si tratta di padre e figlio napoletani, rispettivamente di cinquanta e trenta anni. Il padre avrebbe avuto qualcosa come una sessantina di pagine di precedenti. Ricettazione, prevalentemente. Nel fine settimana hanno cercato di chiudere affari tra Orvieto e Ficulle. Adesso entrambi hanno l'obbligo di non rimettere piede nell'Orvietano per io prossimi tre anni. Casi del genere si stanno verificando in tutta l'Umbria. Altri due meridionali, un siciliano di ventuno anni e un campano di ventisette, sono stati invece denunciati sempre dai carabinieri mentre uscivano dal garage di un albergo di Orvieto scalo. I due sono stati trovati in possesso di altrettante banconote da cento euro false. Si sarebbe trattato - a detta dell'Arma - di una falsificazione piuttosto grossolana. Entrambi sono stati denunciati per detenzione di banconote contraffatte. Ai carabinieri che li hanno fermati hanno giustificato la loro permanenza ad Orvieto con una visita turistica della città. Infine, nella giornata di venerdì (ma la notizia si è appresa soltanto ieri), i militari dell'Arma hanno anche denunciato per detenzione ai fini di spaccio un operaio di circa quarant'anni di Orvieto scalo. L'uomo era stato fermato a causa della guida a zig - zag. Il sospetto che l'operaio fosse in stato di alterazione ha fatto scattare alcune perquisizioni. A casa del quarantenne i carabinieri hanno trovato modesti quantitativi di sostanza stupefacente, nello specifico meno di un grammo di hashish e meno di un grammo di cocaina.

 

Pubblicato il: 15/11/2009

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