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Pendolari, incontro urgente con il sindaco

I pendolari e l'amministrazione comunale dicono "basta al continuo stress per il cambio di orari ferroviari". Pronta una richiesta d'incontro ufficiale al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, l'Ad di Trenitalia, Mauro Moretti

ORVIETO - Un treno ogni ora, la copertura della tratta Orvieto - Roma in 55 minuti e il mantenimento della percorrenza in "Direttissima". Ecco le richieste ferme dei pendolari all'indomani delle prime indiscrezioni - drammatiche - sul nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore a partire dal prossimo 14 dicembre. Alle cattive notizie, si aggiunge anche il timore che l'intercity 579 'Arno' che transita per Orvieto alle 7,31 per giungere a Roma Termini alle ore 8,24 e che raccoglie i pendolari dell'area di Fabro-Orvieto e Terni-Orte, possa essere indirizzato sulla indirizzato sulla lenta. Col risultato che potrebbe partire circa 40 minuti prima, alle 6,50. Questo unito alle preoccupazioni per il ritorno (nel nuovo orario ci sarebbe un vuoto nel servizio di due ore tra le 16,45 e le 18,45), ha portato i pendolari in Comune ad un incontro urgente col sindaco. Di qui la richiesta del comitato pendolari di mantenere i treni allo status quo, con la tutela delle principali fasce di frequenza che interessano prioritariamente la maggior parte dei pendolari. "Punti fermi sui quali si è concordato di lottare per mantenere la frequenza dei treni ed i tempi di percorrenza (non oltre un'ora per Intercity e un'ora e 20 minuti per i Regionali)", fa sapere il Comune. I pendolari e l'amministrazione comunale, quindi, dicono "basta al continuo stress per il cambio di orari ferroviari". Pronta una richiesta d'incontro ufficiale al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, l'Ad di Trenitalia, Mauro Moretti e le Regioni Umbria, Lazio e Toscana, anche per chiarire l'atipicità del pendolarismo del territorio orvietano: è di media/lunga percorrenza (oltre 100 chilometri), è interregionale (per cui i treni che lo interessano sono di competenza "mista" di 3 regioni: Umbria, Toscana, Lazio e si muove sulla direttissima Roma-Firenze, tratta interessata dalle politiche legate all'Alta Velocità. I pendolari hanno inoltre sottolineato al sindaco che a fronte di tariffe in continuo aumento, per contro si riscontra un continuo peggioramento delle condizioni di trasporto. "Senza considerare - è detto in una nota comunale - gli standard qualitativi offerti in termini di puntualità, sicurezza, corretta informazione, benessere di viaggio, pulizia, tra i fenomeni più gravi si assiste ad una costante diminuzione dell'offerta di convogli (Regionali e Intercity) in fasce orarie che interessano i pendolari e un considerevole aumento dei tempi di percorrenza (in un solo anno più di 15 minuti) oltre al concreto rischio di perdita di accesso in Direttissima con conseguente percorrenza della lenta in oltre 2 ore (tornando di fatto a tempi di percorrenza in vigore all'inizio del '900)".

Pubblicato il: 11/11/2009

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