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Nuova retata anti prostituzione sulla Baschi - Todi

I carabinieri che ieri mattina hanno notificato tre fogli di via ad altrettante lucciole straniere. Le lucciole, stranieri e provenienti da Perugia, lascerebbero ipotizzare agli investigatori il tentativo di estendere all'Orvietano il giro della prostituzione del capoluogo di regione

BASCHI - Nuova retata anti prostituzione sulla Baschi - Todi. Di nuovo in azione i carabinieri che ieri mattina hanno notificato tre fogli di via ad altrettante lucciole straniere: due donne del Camerun e una del Niger. Tutte tra i 30 e i 40 anni, regolari in Italia e residenti nel capoluogo di Regione. Alcune avevano piccoli precedenti. Tutte adesso hanno a carico un'intimazione a non tornare nel Comune di Baschi per i prossimi tre anni.

Già in passato erano state colpite da un simile provvedimento nel vicino Comune di Todi, ragione per cui la statale 448, tradizionale luogo di prostituzione nell'Orvietano, è off limits e lo sarà ancora per diverso tempo. Le lucciole, stranieri e provenienti da Perugia, lascerebbero ipotizzare agli investigatori il tentativo di estendere all'Orvietano il giro della prostituzione del capoluogo di regione. Un rischio contro il quale le forze dell'ordine tengono sempre gli occhi aperti per respingere quel tipo di criminalità che strettamente connessa agli ambienti del sesso a pagamento.

Alla fine del mese di settembre i carabinieri di Orvieto avevano portato a termine un'operazione del tutto simile. In quel caso scattarono tre fogli di via per tre ragazze, mentre una quarta venne denunciata in quanto irregolare. Erano tutte ragazze giovanissime, nigeriane e residenti tra Perugia, Roma e Città della Pieve. Nell'ambito della "retata" effettuata a settembre, vennero controllate anche alcune prostitute di nazionalità italiana, anche loro habituè della Baschi - Todi. In questo caso però i carabinieri non contestarono nulla. Le italiane a differenza delle straniere, in genere esercitano in proprio, mentre le straniere sono più facilmente ricattabili e la loro presenza è sempre indice di possibili infiltrazioni criminali sul territorio

Pubblicato il: 07/11/2009

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