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Organizzazione mondiale della Sanità: iniziato ad Orvieto il 2° Seminario Internazionale su 'Sicurezza alimentare e sistemi di controllo'

Al Centro Studi "Città di Orvieto", dal 2 al 6 novembre, i rappresentanti dei Ministeri della Sanità e dell'Agricoltura di 11 Paesi dell'area del Mediterraneo e del Medio Oriente

Da lunedì 2 novembre, fino a venerdì 6, il Centro Studi "Città di Orvieto" (C.S.C.O.), dopo la positiva esperienza già compiuta con la precedente edizione del 2007, torna ad ospitare per la seconda volta consecutiva il Seminario Internazionale su "Sicurezza alimentare e sistemi di controllo", organizzato dal Centro Mediterraneo per il Controllo delle Zoonosi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con il Ce.R.S.Al. - Centro per la Ricerca epidemiologica e biostatistica in Sicurezza Alimentare, attivo presso il C.S.C.O. dal 2005. All'organizzazione di questo importante evento scientifico hanno concorso i due Istituti Zooprofilattici Sperimentali "Umbria - Marche" e "Lazio - Toscana", l'Azienda Unità Sanitaria Locale n. 4 di Terni e la Fondazione per il Centro Studi "Città di Orvieto".

L'iniziativa è patrocinata dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dall'Istituto Superiore di Sanità, dalla Regione dell'Umbria e dal Comune di Orvieto.

Il seminario scientifico si configura come un corso intensivo di alta formazione al quale partecipano ventuno alti funzionari dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, Igiene degli Alimenti, Sviluppo Rurale ed Alimentazione dei Ministeri della Sanità e dell'Agricoltura di undici Paesi dell'area del Mediterraneo e del Medio Oriente: Arabia Saudita, Cipro, Egitto, Grecia, Iraq, Kuwait, Libano, Oman, Siria, Spagna, Turchia.

La "mucca pazza" prima, l' "aviaria" poi, insieme ad altre patologie a carattere epidemico o pandemico hanno acceso l'interesse dell'opinione pubblica mondiale  sui pericoli legati alle contaminazioni ed alle malattie che dagli animali possono essere trasmesse agli alimenti e per questa via all'uomo. La sicurezza alimentare è diventata una delle grandi questioni del mondo contemporaneo. "From farm to fork", ovvero: cosa succede al cibo nel passaggio dalle fattorie alle nostre tavole?

Il corso OMS in svolgimento ad Orvieto è finalizzato alla promozione della conoscenza degli aspetti più innovativi in materia di gestione della sicurezza alimentare e di applicazione dei sistemi di controllo (HACCP - Hazard Analysis and Critical Control Points) che ogni operatore nel settore della produzione di alimenti di origine animale (carni, latte e prodotti caseari, pescato) deve mettere in atto al fine di valutare e stimare pericoli e rischi, nonché stabilire misure di controllo per prevenire l'insorgere di problemi igienici e sanitari. L'obiettivo principale è quello di diffondere nei Paesi del Mediterraneo e del Vicino Oriente i principi, i metodi, le pratiche applicazioni sempre più interdisciplinari ed interprofessionali della più avanzata igiene degli alimenti. Il corpo docente è costituito da eminenti specialisti dell'OMS, dell'Istituto Superiore di Sanità, degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e del Ce.R.S.Al., coordinati dal Prof. Aristarchos Seimenis (OMS, Atene, Grecia) e dal Prof. Darem Tabbaa (Facoltà di Medicina Veterinaria, Al Baath University, Siria).

L'intenso programma di studio prevede anche alcune visite didattiche ad allevamenti, caseifici, mattatoi, centri ittici e di produzione del miele dell'Orvietano e del Viterbese.

Non a caso l'OMS ha scelto Orvieto come sede dei corsi 2007 e 2009, in quanto proprio sulla Rupe, presso il Centro Studi, è attivo il Ce.R.S.Al che, fin dal dicembre 2005, è stato ufficialmente riconosciuto come "centro di collaborazione del Centro Mediterraneo per il Controllo delle Zoonosi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità".

Gli illustri "corsisti", i docenti e gli organizzatori del seminario internazionale sono stati ricevuti nel pomeriggio di ieri nella sala del Consiglio comunale dall'assessore al Turismo ed al Commercio, Dott. Marco Sciarra, che, nel dare loro il "benvenuto" a nome del sindaco Dott. Antonio Concina e della Città, ha voluto sottolineare l'importanza di iniziative che, come questa, vanno a qualificare ed incrementare il turismo culturale, strettamente connesso con le attività di alta formazione.

 

 

Piccolo "glossario" tecnico

 

Cosa sono le zoonosi?

Si definiscono come "zoonosi" quelle malattie infettive o parassitarie che sono comuni all'uomo e all'animale e, quindi, rappresentano un grave problema per la sanità pubblica in quanto trasmissibili.

La salute animale è strettamente collegata a quella umana, sia per le problematiche relative agli animali destinati a divenire alimento per l'uomo, sia per quelle legate agli animali da compagnia (cani, gatti, animali da affezione in genere) e selvatici, ma in contatto stretto con l'uomo (piccioni, gatti e cani vaganti, ecc.) ed anche per il pericolo rappresentato da derrate alimentari infette.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, sono più di 200 le zoonosi, malattie umane di origine animale, causate da diversi agenti patogeni. Il 60% delle malattie umane utilizza gli animali come serbatoio naturale.

Molte di queste malattie sono potenzialmente in grado di diffondere, per modalità diverse, attraverso lunghe distanze divenendo così un problema globale (vedi il problema dell' "influenza aviaria"). Le zoonosi rappresentano pertanto uno dei problemi di salute pubblica più complessi e importanti. Queste malattie sono anche terreno di incontro, non sempre semplice, tra le pratiche mediche riservate agli esseri umani e quelle veterinarie che si occupano della salute degli animali. 

 

 

Cos'è e come funziona l'Organizzazione Mondiale della Sanità

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO / OMS) è stata costituita il 7 aprile del  1948.

Lo statuto dell'OMS è stato adottato dalle Nazioni Unite nel 1946, ma l'organizzazione è diventata attiva solo due anni più tardi quale agenzia specializzata delle Nazioni Unite con l'obiettivo di contribuire al raggiungimento, da parte di tutti i popoli della Terra, del più alto livello di salute possibile, così come definito nella Dichiarazione dei diritti umani. Ha sede a Ginevra e uffici regionali in tutti i continenti.

Costituiscono l'assemblea 192 Stati che ogni due anni definiscono gli obiettivi da raggiungere.

L'OMS monitora, controlla e interviene su malattie e epidemie mondiali. Si serve di numerosi esperti e centri di collaborazione distribuiti in tutto il mondo.

            Il Ce.R.S.Al. è uno di questi, ed è sotto l'egida del Centro Studi "Città di Orvieto" che si incontrano ad Orvieto gli esperti dell'OMS.

 

 

 Cosa fa il Ce.R.S.Al. di Orvieto in quanto "centro di collaborazione OMS" ?

            Sono centri che mettono a disposizione dell'OMS un gruppo di esperti in grado di assolvere ai seguenti compiti istituzionali:

  1. Effettuare ricerche in sicurezza alimentare su alimenti di origine animale e sulle zoonosi, con speciale riferimento alla biostatistica, alla epidemiologia e ai problemi emergenti connessi con gli alimenti tradizionali ed industriali, così come al controllo di qualità ambientale in accordo con le priorità e i piani di lavoro dell'O.M.S. nel programma di controllo delle zoonosi del bacino del Mediterraneo (WHO/MZCP);
  2. Sviluppare ed applicare procedure standard relative al punto a;
  3. Organizzare meeting scientifici, formazione individuale e di gruppo, esperienze pratiche relative ai punto a. e b.;
  4. Utilizzare le strutture sanitarie pubbliche del territorio della ASL 4 per la ricerca e la formazione relativa ai punti a. e b.;
  5. Utilizzare le strutture della " Fondazione Centro Studi Città di Orvieto" per ospitare il Centro, e per proposte di insegnamento e formazione;
  6. Organizzare progetti in collaborazione con il Centro OMS/FAO-CC: VPH dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma relativi ai punti a., b., c., e d.;
  7. Essere Istituzione di Riferimento per l?organizzazione Mondiale della Sanità nel Programma Mediterraneo di controllo delle zoonosi;
  8. Collaborare con altre istituzioni italiane e estere su programmi comuni per l'O.M.S.;
  9. Comunicare su richiesta all'OMS quanto svolto in relazione ai punti precedenti.

 

 

Pubblicato il: 04/11/2009

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