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Rpo, le fiamme gialle chiedono il conto

La corte dei Conti invita a dedurre. Chiara già da tempo la posizione dell'allora presidente di Risorse per Orvieto, Franco Raimondo Barbabella: "Nessuno spreco di risorse pubbliche e nessun fallimento: Rpo ha fatto il proprio dovere"

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ORVIETO - Rpo, le fiamme gialle chiedono il conto. Sono stati recapitati in questi giorni gli inviti a dedurre nell'ambito dell'indagine degli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza sulla gestione di Risorse per Orvieto tra il 2004 e il 2007. C'è stato o no sperpero di denaro pubblico? Secondo le fiamme gialle sì: il danno sarebbe calcolato attorno ai 926mila euro. E, così adesso la corte dei Conti invita a dedurre. Ci sono due mesi di tempo. Coinvolta tutta l'amministrazione della società: Franco Raimondo Barbabella, Sandro Gulino, Marcello Fugge, Stanislao Fella, Giuseppina Foschi, Danilo Pietrini, Mauro Meucci, Arnaldo Olimpieri, Americo Maresci, ma anche i tecnici nominati nel consiglio d'amministrazione dall'ex sindaco Mocio come il direttore generale del Comune Claudio Pollini, i dirigenti comunali Alvaro Rosati e Mario Angelo Mazzi. Nel mirino i soldi spesi per il business plan, ma anche gli stipendi pagati agli amministratori, le prestazioni verso terzi, il pagamento dell'imposta comunale sugli immobili. Chiara già da tempo la posizione dell'allora presidente di Risorse per Orvieto, Franco Raimondo Barbabella: "Nessuno spreco di risorse pubbliche e nessun fallimento: Rpo ha fatto il proprio dovere, restituendo per giunta la metà del capitale al Comune. Il tutto in condizioni rese progressivamente sempre più difficili proprio dal socio unico, ovvero il Comune stesso" è quanto ebbe modo di chiarire Barbabella in un articolato dossier all'indomani delle prime voci sull'indagine in corso.

Pubblicato il: 31/10/2009

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