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Unità d'Italia. Costituito in prefettura il Comitato per la valorizzazione della cultura della Repubblica

La Provincia membro permanente, approvata in Consiglio la mozione di Cerquaglia (Sin. e Lib.) sui 150 anni del Risorgimento
Voto unanime di maggioranza e opposizione. Chiesta a presidenza della Repubblica, governo e Parlamento l'istituzione di una festa nazionale per il 18 febbraio

La Provincia di Terni è entrata a far parte del Comitato provinciale per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell'unità nazionale costituito presso la Prefettura e presieduto dal prefetto stesso. Ne ha dato notizia al Consiglio provinciale ieri sera l'assessore alla Cultura Stefania Cherubini durante la discussione della mozione di Zefferino Cerquaglia (Sin. e Lib.) sull'istituzione di una festa nazionale per celebrare il 150° del Risorgimento italiano. Approvata all'unanimità dall'assemblea elettiva di Palazzo Bazzani, la mozione invita la giunta e il presidente ad attivarsi per dar vita ad "una festa dell'unità nazionale il 18 febbraio, per ricordare la prima seduta del Parlamento italiano". Nella mozione, inviata al presidente della Repubblica, ai presidenti delle Camere e al Capo del governo si dà mandato "predisporre iniziative per rendere il 150° dell'Unità d'Italia una ricorrenza vissuta concretamente soprattutto dai giovani. In questo contesto andranno coinvolte scuole, università, ricercatori, associazioni ed enti locali per una ricerca a livello locale e per far sì che il Risorgimento, scevro da ogni retorica retrospettiva, sia vissuto per la sua caratteristica di spinta a creare relazioni umane di profonda solidarietà nel nostro paese ed un sistema mondiale sempre più libero e giusto". "La costituzione del Comitato provinciale - ha fatto notare l'assessore Cherubini - testimonia dell'impegno comune di tutte le istituzioni locali sui temi dell'unità italiana ed europea". "Questa mozione - ha detto cerquaglia illustrandola - ha un carattere multisettoriale e un significato insieme storiografico e politico-sociale. Il fine è infatti quello di far sentire gli italiani, più forti, più sicuri e soprattutto più uniti". Gabriella Caronna (Pdl) ha dichiarato a nome del gruppo l'adesione alla mozione, sottolineando la necessità di reperire risorse anche attraverso altri canali che non siano solo quelli nazionali. Gabriella Tassi (Pd) ha rimarcato l'importanza di una festa nazionale "per affermare ogni anno il valore dello Stato democratico italiano". Massimo d'Antonio (Udc) ha invece fatto riferimento ai grandi nomi che hanno fatto conoscere l'Italia nel mondo "e che - ha aggiunto - spiegano il senso del nostro passato e del nostro futuro". "I valori morali e culturali di una nazione come l'Italia - ha affermato Francesco Abbate (Pdl) - sono irrinunciabili e ogni momento di confronto deve tenere in primaria considerazione questo grande patrimonio". "Scavare nel sentimento italiano - ha osservato Alfredo de Sio (Pdl) - è importante per capire le nostre radici e ciò che l'Italia è oggi". "Capire i significati del Risorgimento e dell'unità d'Italia - ha detto Pierluigi Spinelli (Pd) - significa anche calare le dinamiche politiche nel contesto attuale per capirne connotazioni e caratteri". Giorgio Santelli (Idv) ha evidenziato anche i temi del lavoro come valore fondante della democrazia italiana, oltre che dell'immigrazione e dell'unitarietà nazionale.

Pubblicato il: 28/10/2009

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