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Anonimo orvietano scippato

Un lettore spiritoso ha inviato giorni fa una poesia e si è firmato con lo pseudonimo Anonimo orvietano, ormai famoso nel web nostrano. Ma non era lui, che ha quindi deciso di svelare la sua identità, per non subire "guai" politici...

foto di copertina

Pochi giorni fa, è giunta in redazione l'ennesima poesia di Anonimo ovietano dal titolo "l'esperto".
Non abbiamo controllato il mittente della missiva perché ben lo conosciamo e leggendola abbiamo verificato il solito tono scherzoso e leggero e per nulla offensivo nei riguardi del destinatario dei versi. Solo che questa volta non si trattava del solito amico, bensì di qualcun altro che si era appropriato dello pseudonimo riuscendo a trarre tutti in inganno.
Ma il vero Anonimo orvietano ci ha telefonato per denunciare lo "scippo" ed insieme abbiamo deciso di pubblicare la conversazione sotto forma di intervista.

Come mai ci hai telefonato solo dopo alcuni giorni che il pezzo era stato pubblicato?

Perché ero all'estero ed  il mio "sostituto" forse lo sapeva e per questo ne ha approfittato sapendo che la smentita sarebbe arrivata con un certo ritardo.

È così importante per te questa smentita? Dopotutto un anonimo è pur sempre un anonimo e quindi non sussiste il furto d'identità.

Non scherziamo: lo sanno anche i selci di Orvieto quale sia la mia identità e la mia collocazione politica, per questo ho telefonato, altrimenti mi sarei limitato a sorridere perché quei versi sono divertenti, acuti e molto orvietani,  visto il riferimento a Barlocio, ma non rispecchiano il mio pensiero e, detto per la cronaca, io avrei preferito citare quel famoso conte che la notte giocava a carte e il giorno dopo vendeva i poderi per pagare le perdite, poi i poderi finirono e....
...e se tutti sanno quale sia la tua vera identità posso chiamarti per nome e cognome perché in tal caso avrei altre domande da farti?

Se proprio non ne puoi fare a meno, fallo pure, ma nome e cognome tutto attaccato, come  tutti mi chiamano e che sarà in futuro il mio nuovo pseudonimo, se ci sarà qualcosa su cui sorridere.

Allora "Marcomarino" prima domanda: come mai hai deciso di fare politica scrivendo versi ironici sugli avversari del momento e abbandonando l'impegno diretto che esprimevi con le lettere aperte?

Perché le lettere aperte ormai le scrivono tutti, magari usando la forma del commento o del corsivo. Ho preferito una forma più originale anche se, come hai potuto constatare, così originale non lo è più visto che stanno nascendo nuovi poeti satirici che poi rispondono ad una vecchia e consolidata tradizione orvietana che in prosa o in poesia ha sempre ironizzato su tutto e tutto preso in giro: una volta in dialetto si chiamava "cojonella". A proposito: con "avversari del momento" intendevi nascondere una sottile ironia?

Le domande le faccio io e, sempre a proposito, fino a quando resterai a destra visto che sei sempre stato un repubblicano di sinistra?

Fino a quando a destra ci saranno persone come Concina, Rosmini e  Sciarra non avrò problemi e mi sentirò a mio perfetto agio. Non farmi però domande politiche, per quelle, se vuoi, possiamo sentirci in un altro momento.

Ma almeno se sei soddisfatto di come stanno andando le cose in Comune?

È troppo presto per esprimere un giudizio. Considerata la pesante situazione trovata, i fatidici cento giorni per me scadranno il 22 dicembre. Prima di quella data sarebbe avventato trarre conclusioni basandosi sulle prime mosse dell'amministrazione, che comunque un pregio indubbiamente lo ha: quello di lavorare costantemente.

Ho capito, non vuoi rispondere. Hai altri versi satirici in cantiere?

Non per il livello locale. La vicenda Marrazzo mi ha ispirato una filastrocca volgarissima piena di parolacce, che io uso solo per le poesie in dialetto orvietano dove ci stanno proprio bene perché espressione della cultura popolare, se vuoi te la leggo e poi te l'invio. Decidi tu se è il caso di pubblicarla, magari mettendo dei puntini al posto delle parole pesanti. Ascolta:

Oh Marrazzo, oh Marrazzo
Ma perché ti piace il ?
Non si fa meno fatica
A cercar pelo di ?
A far ciò son tutti buoni
Lo fa pure Berlusconi
Solo che per voi potenti
Ogni buco tiene i denti
E vi afferra sul più bello
Il politico vostro uccello
E tenendovi incastrati
Siete bell'e sputtanati.

Ho messo i puntini, tanto è uguale.

Pubblicato il: 28/10/2009

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