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Primarie nel PD orvietano. I 'franceschiniani' sbattono la porta in faccia agli organizzatori

La mozione Franceschini ritira ad Orvieto i suoi presidenti di seggio in segno di protesta nei confronti di un presunto torto  subìto dalla Commissione provinciale di garanzia e dalla Commissione provinciale per il congresso, quelli di Bersani rispondono

Nel PD, Orvieto è una terra di battaglia dove sperimentare come farsi più male dentro e fuori il partito. Durante le scorse amministrative il risultato raggiunto è stato la perdita del Comune, oggi forse si riuscirà ad offrire un colpo ulteriore alla credibilità del Pd cittadino.
La mozione Franceschini ritira infatti ad Orvieto i suoi presidenti di seggio in segno di protesta nei confronti di un presunto torto  subìto dalla Commissione provinciale di garanzia e dalla Commissione provinciale per il congresso, quelli di Bersani rispondono.
Di quale gravità sia il torto subìto e la conseguente reazione è leggibile soltanto da un punto di vista interno a quel partito.
Per dovere di cronaca, rigiriamo la questione ai lettori.

Nota della mozione Franceschini

Il Coordinamento regionale, il Coordinamento provinciale di Terni e il Coordinamento Comunale di Orvieto della mozione Franceschini, considerando che:
a seguito della gravissima deliberazione assunta dalla Commissione provinciale di garanzia e dalla Commissione provinciale per il congresso, che hanno escluso dalla presidenza di seggio un componente della mozione Franceschini, il quale
-era regolarmente tesserato entro il 21 luglio 2009,
-aveva regolarmente partecipato, alla prima fase del Congresso riservata agli iscritti,senza che alcuno ponesse in dubbio i suoi diritti

evidenziando inoltre che

-costui non è stato informato dell'apertura di un procedimento a suo carico e che quindi non gli è stato concesso il beneficio del contraddittorio, calpestando così i più elementari diritti di esercizio della democrazia e impedendogli di tutelare la sua reputazione,

tutto ciò premesso, ritenendo che siano venuti meno i presupposti per un sereno confronto democratico, hanno deciso di ritirare i presidenti di seggio e gli scrutatori, aderenti alla mozione Franceschini, da tutti i seggi del comune di Orvieto, riservandosi la facoltà di verificare il corretto svolgimento delle Primarie attraverso i propri rappresentanti di lista.

 Nota del coordinamento regionale della mozione Bersani

La decisione della Mozione Franceschini di ritirare i componenti che in essa si riconoscono da tutti i seggi per le primarie di domenica prossima nel Comune di Orvieto lascia sgomenti per la sua evidente inopportunità e per il non rispetto delle decisioni della Commissione provinciale di Terni per il Congresso.

Ad Orvieto domani, domenica 25 ottobre, sarà certamente una giornata di grande partecipazione popolare alle primarie del PD, che si svolgeranno senza dubbio, possiamo dirlo sin d'ora, in maniera corretta.

La presenza dei rappresentanti di lista della mozione Franceschini nei nove seggi orvietani potrà dare ai cittadini che verranno a votare un'immagine del Partito migliore di quella che la loro mozione vuol rappresentare.

Nota del coordinatore del Partito Democratico di Orvieto, Carlo Emanuele Trappolino

La decisione della Mozione Franceschini di ritirare dai seggi delle primarie di domenica 25 ottobre tutti i componenti che in questa si riconoscono è davvero sorprendente.   Sorprende anzitutto  che una decisione assunta dagli organismi provinciali induca la Mozione Franceschini ad un' inopportuna rappresaglia nel solo comune di Orvieto.  Ma se detta Mozione ritiene d'essere stata lesa ingiustamente da quella che ritengono una "gravissima deliberazione", perché limitare l'espressione di tale dissenso nella sola nostra città? Il moto di indignazione di un diritto leso mica si può recintare nei soli confini amministrativi di un Comune

Insomma,  in questa vicenda c'è molta strumentalità. L'organizzazione del voto delle primarie non riguarda questa o quella mozione ma tutto il Partito Democratico che domenica dovrà accogliere, nel migliore dei modi, i suoi iscritti ed elettori.  Il PD di Orvieto si farà carico, nonostante tutto, del regolare svolgimento della consultazione grazie all'impegno volontario dei tanti iscritti donne e uomini, che nella giornata di domani, dalle ore 7 alle ore 20 garantiranno l'accesso ai seggi nel rispetto delle regole. Perché per noi la partecipazione è un valore assoluto, che certamente non deve venire compromessa da chi, per ragioni di bottega politica, ritiene opportuno sottrarsi alle responsabilità organizzative connesse all'esercizio della democrazia.

 

Pubblicato il: 24/10/2009

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