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Polemica Fiaschini-Rosmini. Nota del PD dell'Orvietano in merito alle dichiarazioni dell'assessore alla sanità del Comune di Orvieto dr.Massimo Rosmini

"Se Rosmini vuole contribuire, da assessore, alla soluzione dei problemi della sanità orvietana,  utilizzi i luoghi istituzionali attraverso cui confrontarsi con gli altri sindaci e i responsabili della sanità e faccia valere in quell'ambito gli interessi generali della città e del territorio"

di Coordinamento Intercomunale del Partito Democratico dell'Orvietano

 Qual è la veste di Rosmini quando parla di sanità orvietana? Quella di medico ospedaliero o di assessore alla sanità del Comune di Orvieto?

Stabilire il confine tra l'una e l'altra funzione è una cosa importante, se non altro per sapere dove finisce l'opinare, certamente informato ma parziale di uno stimato professionista, e quando cominciano a prevalere gli interessi generali della collettività. Diversamente, resta il sospetto che ogni affermazione dell'Assessore sia "pro domo sua". Cosa che ci pare di cogliere nella sua recente esternazione. Specialmente nel piegare a fini polemici le affermazioni del Direttore Generale Panella rispetto alle quali l'ex direttore generale Fiaschini ha voluto proporre una lettura più riflessiva, da cui si ricava che: (a) a fronte di un utenza in uscita c'è un flusso in entrata a quasi totale compensazione; (b) i flussi in uscita restano all'interno della regione Umbria quindi senza aggravio di costi per la sanità regionale; (c) nell'ultimo triennio sono stai attivati nuovi servizi finalizzati al miglioramento della qualità della vita dei pazienti utenti; (d) il piano di riorganizzazione presentato dal direttore sanitario Dott.ssa Rita Valecchi era stato condiviso e accettato dalla conferenza dei sindaci.

Lo spazio che nel suo intervento Rosmini ha dedicato alla polemica  puntuta con Fiaschini e il prevalere di tonalità un pochino "risentite" confermano l'impressione che l'oscillazione tra le ragioni del professionista (con le sue legittime ambizioni) e le ragioni dell'amministratore pubblico (ispirate all'interesse generale) rischiano talora di interferire, e quindi di introdurre elementi non sempre pertinenti con l'obiettivo centrale della politica sanitaria: la salute dei cittadini e la qualità dei servizi.

Abbia infine il dott. Rosmini la delicatezza istituzionale di evitare rappresentazioni strumentali e fuorvianti della conferenza dei sindaci al solo scopo di attaccare il Partito Democratico e di preparare il "giusto clima" in vista delle elezioni regionali del 2010. 

Chiudiamo con una questione di metodo. Se Rosmini vuole contribuire, da assessore, alla soluzione dei problemi della sanità orvietana,  utilizzi i luoghi istituzionali attraverso cui confrontarsi con gli altri sindaci e i responsabili della sanità e faccia valere in quell'ambito gli interessi generali della città e del territorio. Là dentro polemizzi pure ma nella trasparenza dei ruoli e delle funzioni. Ne guadagneranno tutti: cittadini, qualità dei servizi e qualità della politica.

 

 

Pubblicato il: 23/10/2009

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