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Santelli e Longaroni ribattono ad Ermini

Il capo del centrodestra di Castel Viscardo aveva attaccato i due consiglieri provinciali a proposito del Palazzo del Gusto di Orvieto

Giorgio Santelli (Idv) e Daniele Longaroni (Pd) non accettano le valutazioni espresse che nei giorni scorsi da Fausto Ermini, in qualità di capogruppo di minoranza del centrodestra in Comune a Castel Viscardo. Ermini attacca il Palazzo del Gusto e loro rispondono.

Segue la nota diffusa da Santelli e Longaroni.

"Fausto Ermini, consigliere di minoranza del Pdl a Castel Viscardo, interviene a sproposito e con una buona dose di ignoranza su un tema che dovrebbe meglio studiare. Non esistono bilanci catastrofici sul Palazzo del Gusto che, anzi, ha cominciato a lavorare anche per acquisire finanziamenti diretti senza pesare sulle amministrazioni. Esiste un accordo per cui tre enti, Provincia, Comune di Orvieto e Comunità Montana, intervengono congiuntamente a favore del palazzo del Gusto, ognuno con compiti diversi.

Il Palazzo del Gusto, inoltre, non ha nulla a che vedere con la crisi dei bilanci del Comune di Orvieto. Noi non abbiamo sostenuto gestioni fallimentari né incredibili consulenze  dai costi annui esagerati. Su questo, forse, si dovrebbe fare una operazione verità sull'Istituzione Palazzo del Gusto, che nell'arco di questi ultimi mesi ha presentato progetti per ottenere 210mila euro di finanziamento (parti dei quali già ottenuti) al di fuori delle casse degli enti che sostengono il Palazzo.

Comunque Ermini non si preoccupi e non rischi di diventare addirittura più realista del Re. Si informi bene rispetto ai costi del Palazzo del Gusto e poi venga alla prossima assemblea dei sindaci del Circondario, dove si comincerà a discutere anche del futuro di questa istituzione provinciale. Per quanto riguarda la promozione dei vini, ricordiamo infine che l'Enoteca Regionale, all'interno della struttura del Chiostro di San Giovanni, è una cosa diversa e con gestione diversa del Palazzo del Gusto. Una realtà che deve essere certamente potenziata e valorizzata. Magari trasformandola in Istituzione Regionale, come la Provincia ha fatto con il Palazzo del Gusto. Mi raccomando Ermini: studiare, studiare, studiare. Poi, alla fine, parlare!"

Pubblicato il: 23/10/2009

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