Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Comune di Orvieto. Presunto scandalo sui buoni benzina

Tutto sarebbe partito dalla denuncia di un dipendente comunale che non avrebbe riconosciuto la propria firma su un buono benzina dell'ente
Buoni benzina. Mocio: "Avviai una verifica interna in qualità di sindaco di Orvieto" 

foto di copertina

ORVIETO - Un presunto scandalo sui buoni benzina. Ecco cosa potrebbe esserci sotto le verifiche avviate ormai da quasi un anno a questa parte dai carabinieri della compagnia di Orvieto presso gli uffici comunali. Un possibile scandalo del quale non si conoscono ancora le proporzioni, ma che sembra molto probabile alla luce degli accertamenti portati avanti dai militari dell'Arma di via Roma. Tutto sarebbe partito dalla denuncia di un dipendente comunale che non avrebbe riconosciuto la propria firma su un buono benzina dell'ente. Successive verifiche e controlli avrebbero fatto emergere, a quanto pare, delle discrepanze tra chilometri sottoscritti dai dirigenti e quantità di benzina acquistata. In sostanza, sarebbe venuta a mancare la rispondenza tra impegni di spesa e buoni effettivamente emessi.

Quello che le indagini dei carabinieri, in pratica, starebbero cercando di appurare è se qualche dipendente del Comune abbia usufruito per se stesso di pieni di carburante a spese dell'ente. Dall'episodio specifico, poi, i controlli dei militari si sarebbero estesi più in generale agli acquisti del Comune con una raffica di verifiche su fatture e impegni di spesa che stanno andanti avanti tuttora. Dagli uffici comunali, a più riprese, è stato prelevato, infatti, molto materiale relativo, a quanto pare, ad un arco cronologico piuttosto esteso. Questo per verificare compiutamente se determinate irregolarità possano essere considerate episodi del tutto sporadici o se, invece, siano da ricondurre a pratiche consolidate.

Nel mirino sarebbe finito tutto il personale che usufruisce a vario titolo delle auto di servizio e beneficia dei buoni benzina. Gli esiti delle indagini non sono ancora noti. Ma di certo il presunto scandalo rischia di creare una vera e propria ondata di indignazione, specie in un momento così buio per le casse comunali.

Da più parti negli ultimi tempi, spira un venticello di denunce, un desiderio di fare chiarezza su tante vicende del passato. Le reciproche accuse che si sono mossi a vicenda i due ultimi ex sindaci, protagonisti della storia politica e amministrativa della città degli ultimi quindici anni, ne sono un segno tangibile. Dai bilanci, alla gestione delle partecipate: tutto è in odore di fascicolo giudiziario. Su Rpo e partecipate ci ha pensato la corte dei Conti rispondendo ad un esposto. La magistratura contabile, tramite le fiamme gialle del comando di Terni, starebbe cercando di capire se sia stato sperperato denaro pubblico nella parabola, tra il 2004 e il 2007, di costituzione e smantellamento di Risorse per Orvieto. Ma questo non sarebbe che un tassello di un'indagine più vasta che coinvolgerebbe tutte le partecipate comunali. Sul bilancio, invece, pende la segnalazione durissima fatta in consiglio comunale da Pier Luigi Leoni (Pdl) e per la quale adesso rischia di finire sulle scrivanie della procura il preventivo 2009.

Pubblicato il: 20/10/2009

Torna alle notizie...