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I piddì orvietani alle primarie

Nella lista Bersani prima orvietana Silvia Fringuello, in quella Fanceschini Liliana Grasso, in quella Marino è Giulia Ruina. Gli uomini tutti dopo. Non ci sono più i vecchi big nostrani

Il 25 ottobre nel PD si eleggerà il segretario regionale e l'assemblea nazionale, che poi a sua volta eleggerà il segretario nazionale. Gli eletti saranno eletti secondo l'ordine di presenza nella lista.
Nella lista per Bersani, denominata "Con Bersani e Bottini per l'Umbria", dopo i big istituzionali Di Girolamo, sindaco di Terni, Gilioni, consigliere regionale e Liviantoni, vicepresidente della Regione, c'è Silvia Fringuello. Poi, sempre uomo donna uomo donna, per il rispetto delle quote rosa, a un bel po' di lunghezze da Fringuello troviamo Alessia Baldini e Vincenzo Pierpaoli, più giù Giuseppe Germani e Valentina Mulas. Nella zona "eletti secondo come va", ci sono Cristina Croce e Oriano Ricci e più su Annarita Mortini.
I vecchi big nostrani si sono fatti indietro.

Nella lista "Democratici per Franceschini" a sostegno della candidatura regionale di Alberto Stramaccioni, subito dopo il presidente della Provincia Feliciano Polli c'è Liliana Grasso e soltanto dopo un bel po' di lunghezze, sempre comunque in zona eletti, Stefano Mocio. Nella zona incerta Sabrina Brizi e Claudio Tarmati, di pura testimonianza  la presenza di Fausto Vergari.
Robusta la posizione degli orvietani nella lista "Umbria per Marino" a sostegno della candidatura a segretario regionale di Valerio Marinelli. Tra i primi quattro Giulia Ruina, di Allerona, e tra gli eleggibili ancora Laura Mecocci, Mario Tiberi e Donatella Belcapo. In posizione più insicura sono Giovanni Tonelli, Giordano Conticelli, Antonio Sganzerla, Carlo Mazzoni.

Per l'assemblea nazionale, in pole c'è Andrea Scopetti, che guida la lista dei sostenitori di Marino, insieme a Paolo Borrello. Per Bersani c'è l'onorevole Trappolino.
Insomma, vedremo come la penseranno gli elettori ma certamente, nonostante la resistenza di tanti già impegnati in ruoli istituzionali, una nuova classe dirigente avanza. Verso dove e perché sarà la storia futura del PD.

Pubblicato il: 17/10/2009

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