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Il Comune paga i creditori e sfonda il patto di stabilità

di Stefania Tomba I soldi serviranno a liquidare pagamenti riferiti in particolare alle spese di investimento per i lavori pubblici. Svincolata una tranche da 2,5 milioni di euro

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di STEFANIA TOMBA

ORVIETO - Svincolata una tranche da 2,5 milioni di euro per pagare i creditori del Comune. La giunta comunale ha approvato l'atto di indirizzo relativo al pagamento di due milioni e mezzo di euro, dopo la decisione ad agosto di procedere allo sfondamento del patto di stabilità.  Soldi serviranno a liquidare pagamenti riferiti in particolare alle spese di investimento per i lavori pubblici. "La motivazione della decisione, peraltro comune all'intero territorio nazionale - è detto in una nota ufficiale del Comune - come è noto è quella della limitazione esistente per i pagamenti riferiti al titolo II della spesa, cioè i pagamenti  per gli interventi infrastrutturali, le opere pubbliche e qualsiasi altra spesa di investimento. Il limite ai pagamenti esiste sia per la cosiddetta competenza (impegni e pagamenti effettuati nel 2009) che per i cosiddetti residui passivi (pagamenti 2009 su impegni effettuati negli anni precedenti). Il Comune di Orvieto è interessato per una serie di opere pubbliche che prevedono pagamenti anche consistenti". In fila ci sono da mesi se non da anni centinaia di imprese, piccoli e medi imprenditori la cui tolleranza nei confronti dei ritardati o mancati pagamenti da parte del Comune per lavori già fatti, era ormai al limite. Il sindaco aveva dato ampie rassicurazioni in tal senso in campagna elettorale e molte aziende all'indomani del voto non hanno mancato di ricordare all'amministrazione le promesse fatte. Lo stesso sindaco aveva definito "indecorosa" la lista dei creditori. "È una situazione indecorosa - aveva detto a più riprese - che non intendo perpetuare, per questo inizieremo a pagare gli imprenditori, pur con le difficoltà finanziarie in cui versa il Comune". Detto fatto. Se non fosse che l'iniziativa porta con se lo sfondamento del patto di stabilità. Un rischio che il Comune si assume in toto per le conseguenze che comporta: compensi decurtati per gli amministratori, blocco dei mutui e stop alle assunzioni per il 2010. Il tutto ovviamente a meno che il Comune non sia in grado di rientrare nel patto entro la fine del'anno. Ipotesi che appare piuttosto difficile alla luce dei conti comunali. Contro lo sfondamento del patto si è già espressa con preoccupazione la funzione pubblica della Cgil in nome e per conto del personale del Comune. Il personale d'altro canto già paga le conseguenze nella fase della costituzione del fondo per il salario accessorio per il 2009 dello sfondamento del patto di stabilità a cui l'amministrazione è già ricorsa nel 2006. Senza contare la necessità di finanziare interventi importanti, dagli asili nido alla rifunzionalizzazione delle ex scuole elementari di Orvieto scalo. Il tutto senza poter ricorrere a nuovi mutui.

Pubblicato il: 16/10/2009

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